Il Premio Zayed per la Fraternità Umana si prepara a celebrare la sua assegnazione annuale il 4 febbraio, in concomitanza con la Giornata Internazionale della Fraternità Umana. Questo premio, istituito nel 2019 a seguito della storica firma di un accordo tra Papa Francesco e lo sceicco Ahmed al-Tayyeb, Grande Imam di Al Azhar, riconosce gli sforzi compiuti nel mondo per promuovere legami umani autentici e combattere le divisioni. La giuria del premio include personalità di spicco come Patricia Scotland, Segretario generale del Commonwealth delle Nazioni, che ha condiviso la sua esperienza durante una recente conferenza stampa ad Abu Dhabi.
Il premio Zayed: significato e obiettivi
Il Premio Zayed per la Fraternità Umana ha come obiettivo principale quello di onorare coloro che dimostrano un impegno concreto per la costruzione di ponti tra diverse comunità e culture. Viene assegnato a individui o gruppi che si sono distinti per il loro lavoro disinteressato a favore della pace e della comprensione reciproca. Ogni anno, il premio viene conferito in una cerimonia che attira l’attenzione internazionale, rendendo omaggio a coloro che s’impegnano a rendere il mondo un luogo migliore.
La premiazione si svolge ad Abu Dhabi, e ha guadagnato un’importanza particolare grazie al suo legame diretto con la Chiesa cattolica e l’Islam. Il premio è una manifestazione tangibile del dialogo interreligioso e della cooperazione tra le fedi, sottolineando la necessità di un’unione globale in un periodo caratterizzato da divisioni e conflitti. Ogni vincitore viene scelto in base a criteri rigorosi, con l’intento di identificare esempi che possano ispirare altri a intraprendere iniziative simili nei loro contesti locali.
Quest’anno, la giuria è composta da membri rappresentativi di diverse tradizioni e culture, e la loro varietà di esperienze arricchisce ulteriormente il processo di selezione. Ogni candidato viene valutato non solo per i risultati raggiunti, ma anche per l’impatto che le loro azioni possono avere sulle comunità e sulla società in senso più ampio.
Il processo di selezione del premio
Il processo di selezione per il Premio Zayed si sviluppa su un arco temporale di diversi mesi e coinvolge una giuria di esperti dedicati. Patricia Scotland, che ha partecipato alla giuria per la selezione di quest’anno, ha descritto la serietà con cui viene affrontato ogni nome in lista. Dalle centinaia di candidature ricevute, la giuria si riunisce per esaminare ogni proposta con attenzione, valutando l’impatto e l’importanza del lavoro svolto dai candidati.
Il processo consiste in vari passaggi che portano a una prima selezione, che viene poi affilata a un numero ridotto di finalisti. Ogni proposta viene analizzata nel dettaglio, ponendo attenzione agli aspetti umanitari e sociali delle iniziative presentate. La giuria cerca di identificare chi ha realmente segnato un cambiamento nel proprio contesto, chi ha dato vita a progetti in grado di ispirare e motivare gli altri ad agire a loro volta. Questo approccio mira a garantire che i vincitori siano non solo meritevoli, ma anche figure esemplari in grado di rappresentare i valori fondamentali del premio.
L’importanza della fede nel premio
Patricia Scotland ha sottolineato l’importanza della propria fede nel suo ruolo all’interno della giuria. Il premio ha infatti un legame profondo con la spiritualità, essendo stato consegnato per la prima volta a Papa Francesco e al Grande Imam di Al Azhar. La fede rappresenta un filo conduttore che unisce i membri della giuria e i candidati, evidenziando come l’amore e la comprensione reciproca siano al centro delle iniziative premiate.
Scotland ha spiegato come la sua esperienza personale di fede l’abbia guidata nel processo di selezione e come abbia influenzato la sua visione del mondo. “La prospettiva cattolica che sostiene l’idea di ogni individuo come un riflesso dell’immagine divina dà particolare peso al concetto di umanità condivisa.” Ogni azione per promuovere l’amore e il rispetto reciproco è vista come un passo verso la realizzazione di una società più giusta e solidale.
Il Premio Zayed si pone, quindi, come un esempio emblematico di come la fede possa essere un potente veicolo per la fraternità e l’unità, invitando tutti a riflettere sul valore della vita umana e della comunità, oltre le differenze culturali e religiose.
Un incontro significativo con il Papa
Nell’ambito delle celebrazioni e delle attività che fino ad oggi hanno coinvolto i membri della giuria, Scotland ha potuto incontrare recentemente Papa Francesco. Questo incontro ha rappresentato un momento di grande valore simbolico e di collegamento tra le diverse fedi impegnate nel progetto della fraternità umana. La giuria ha avuto l’opportunità di discutere temi attuali legati alla pace e alla cooperazione, condividendo idee e programmi futuri.
L’occasione è stata particolarmente significativa, non solo per il contenuto delle conversazioni, ma anche per il gesto affettuoso di fare gli auguri di compleanno al Papa. Scotland ha descritto l’esperienza come un momento di riaffermazione della missione comune di promuovere l’amore, la comprensione e il rispetto tra tutte le persone, elementi essenziali per costruire un mondo migliore.
In questo contesto, il Premio Zayed per la Fraternità Umana non è solo un riconoscimento formale, ma rappresenta anche un passaggio verso un’azione concreta e un’ispirazione per tutti coloro che aspirano a una società in cui le relazioni umane siano fondate sull’accettazione e sulla solidarietà.
Ultimo aggiornamento il 1 Febbraio 2025 da Donatella Ercolano