Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto tappa a Genova per celebrare gli ottant’anni dalla liberazione della città durante la seconda guerra mondiale. L’evento ha incluso momenti ufficiali e iniziative culturali dedicate alla memoria dei partigiani caduti e al ruolo cruciale che Genova ha avuto nella Resistenza italiana. La giornata si è svolta in luoghi simbolo della città, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni locali.
La cerimonia ufficiale al teatro ivo chiesa
Successivamente, il presidente Mattarella ha preso parte alla cerimonia istituzionale tenutasi al teatro Ivo Chiesa, un luogo significativo per la cultura genovese. Durante l’evento, si sono alternati discorsi e momenti di riflessione per sottolineare il valore della liberazione e della Resistenza nella storia della città e dell’Italia tutta. Il teatro ha ospitato rappresentanti delle istituzioni, della società civile e delle associazioni partigiane.
Tra i momenti della cerimonia, si è svolto anche uno stralcio dello spettacolo “D’oro”, curato dallo scrittore e giornalista Gad Lerner. Questo pezzo teatrale ha offerto un’immersione emotiva nel ricordo, rendendo visibile la difficoltà e il coraggio di chi ha combattuto per l’affermazione della democrazia. Lo spettacolo ha arricchito la commemorazione, rendendo il passato più vivo e tangibile per il pubblico presente.
La commemorazione al campo dei partigiani di staglieno
Il primo atto della visita è stato al Campo dei Partigiani, situato nel cimitero monumentale di Staglieno a Genova. Qui, il presidente Mattarella ha deposto una corona d’alloro sulla targa che ricorda i resistenti che persero la vita durante gli anni terribili dell’occupazione nazista. Questo gesto ha richiamato l’attenzione sul sacrificio di chi lottò per la libertà, spesso in condizioni di grande difficoltà e pericolo. Il campo funge da luogo di memoria per la città e per tutto il paese, rappresentando un punto di riferimento per le celebrazioni e la riflessione storica.
Il cimitero di Staglieno, noto anche come uno dei maggiori cimiteri monumentali d’Europa, custodisce numerose testimonianze artistiche e storiche. La cerimonia al Campo dei Partigiani ha permesso di richiamare l’importanza di conservare viva la memoria, mantenendo così un legame concreto con il passato e con le storie di coloro che si opposero al regime occupante.
L’intervento di marco bucci e il ruolo di genova nella resistenza
Durante la cerimonia al teatro Ivo Chiesa, il governatore della Liguria, Marco Bucci, ha preso la parola per ribadire il contributo decisivo di Genova alla liberazione. Bucci ha sottolineato come «Genova si liberò da sola», puntualizzando l’autonomia della città nella lotta contro l’occupante tedesco e fascista. Questo richiamo ha rimarcato la partecipazione attiva e il coraggio dei genovesi nel liberarsi senza un intervento esterno diretto.
Bucci ha voluto rendere omaggio ai partigiani e ai resistenti, ricordandoli come protagonisti di una pagina cruciale della storia locale e nazionale. Ha inoltre affermato che libertà e democrazia sono condizioni da difendere con attenzione, perché non si possono dare mai per scontate. La memoria storica, a questo proposito, è «il nostro scudo più forte», un’arma nonviolenta che difende la società dalla ripetizione degli errori e delle sopraffazioni del passato.
L’intervento di Bucci ha ripreso e valorizzato il senso della giornata, concentrandosi sul valore della memoria e sugli impegni di chi governa nel salvaguardare quei valori di libertà per le generazioni future. Genova si pone così come esempio di resistenza e consapevolezza civica, che si rinnova ogni anno durante le celebrazioni per la liberazione.