Il processo penale telematico a Palermo: le parole del presidente Morosini sul futuro e le difficoltà

Il processo penale telematico a Palermo: le parole del presidente Morosini sul futuro e le difficoltà

Il presidente del Tribunale di Palermo, Piergiorgio Morosini, analizza le sfide e le opportunità del processo penale telematico, evidenziando la necessità di un approccio graduale e collaborativo per superare le criticità.
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Il processo penale telematico a Palermo: le parole del presidente Morosini sul futuro e le difficoltà - Gaeta.it

Il presidente del Tribunale di Palermo, Piergiorgio Morosini, svela le sue riflessioni sul processo penale telematico, un sistema che sta finalmente prendendo piede ma che presenta già delle evidenti difficoltà. Intervistato da Adnkronos, Morosini evidenzia l’importanza di adattarsi a questo nuovo metodo, ma non nasconde le criticità emerse nei primi giorni di attuazione. La situazione attuale ha spinto alcuni tribunali, come quelli di Milano e Napoli, a sospendere temporaneamente il sistema in attesa di una risoluzione delle problematiche.

La partenza incerta del processo penale telematico

Il processo penale telematico, che doveva diventare operativo da pochi giorni, ha incontrato diverse criticità. Morosini spiega che è necessaria una prassi che contempli un “doppio binario”, ossia un sistema principale basato su procedure digitali e la possibilità di deroghe con documentazione cartacea qualora si presentino difficoltà. Questa impostazione nasce dall’esperienza dei tribunali in tutta Italia, che stanno affrontando sfide simili nel tentativo di adottare il nuovo sistema.

Durante l’intervista, emerge chiaramente che gli uffici di Napoli, per ovviare alle difficoltà operative, hanno deciso di posticipare l’uso dell’app Ministeriale darmato fino al 31 marzo. Secondo quanto riportato, questa scelta è dettata da problematiche concrete, che ne compromettono l’efficacia. Le istanze di molti giudici sono state raccolte nelle circolari diramate, evidenziando la necessità di un approccio più cauto.

Problemi pratici e soluzioni in fase di sperimentazione

Morosini riconosce l’importanza di confrontarsi con la realtà del processo penale telematico, sottolineando che il personale coinvolto ha avuto poco tempo per familiarizzare con il nuovo sistema. Tra le difficoltà riscontrate, spicca la mancanza di firma digitale per parte degli operatori, un elemento essenziale per procedere in modalità telematica. Il presidente comunica che il Ministero ha fornito supporto e assistenza per affrontare questi questioni, ma il percorso di adattamento è ancora lungo.

In aggiunta, Morosini fa presente che l’app potrebbe talvolta manifestare malfunzionamenti, impedendo il regolare svolgimento delle udienze. In tali frangenti, è necessario adottare misure temporanee per garantire il prosieguo delle attività giudiziarie, anche attraverso il deposito di atti in forma cartacea. “Prenderemo nota di ogni problematica riscontrata”, dichiara il presidente, promettendo di lavorare su ciascun caso specifico per assicurare un’evoluzione graduale del sistema.

La volontà di modernizzare il sistema penale

Morosini esprime un forte desiderio che il processo penale telematico venga implementato con successo, sottolineando come la modernizzazione del sistema sia una necessità condivisa tra gli operatori del diritto. Risulta chiaro che il presidente non intende adottare un approccio disfattista riguardo all’implementazione di questa novità, pur consapevole delle difficoltà che impreziosiscono il cammino verso una completa digitalizzazione.

La visione di Morosini si allinea agli obiettivi europei che richiedono una ristrutturazione del sistema giudiziario in tal senso. Le sfide sono molte, e il presidente del Tribunale di Palermo è deciso ad affrontarle, favorendo un miglioramento che richiede tempo e investimenti su risorse umane e tecnologiche.

La continua evoluzione del processo penale telematico richiede test e sperimentazioni, ma la strada intrapresa da Morosini e dal suo team appare chiaramente segnata dalla determinazione a non arretrare davanti alle difficoltà. Nel pomeriggio, il presidente ha fissato una riunione per discutere le problematiche riscontrate e calibrare i giusti interventi. La sua feconda esortazione rivolta agli addetti ai lavori suggerisce una cooperazione attiva nel superare le difficoltà e incoraggia un clima di ottimismo difficile da spegnere, anche di fronte agli ostacoli.

Ultimo aggiornamento il 8 Gennaio 2025 da Sara Gatti

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