Un significativo evento ha avuto luogo nei giorni scorsi nella Sala della Voliera al MAXXI L’Aquila, dove si è tenuta la conclusione del progetto “Terre Sonanti – Il Mammut”. Creato e curato dall’artista Silvia Di Gregorio, l’iniziativa ha ottenuto un’adeguata copertura grazie al Programma Restart, mirato allo sviluppo culturale del cratere e alla promozione del turismo. L’anno 2024 ha segnato il 70° anniversario della scoperta del famoso Mammut, conservato nel Castello dell’Aquila, ispirando ulteriormente l’interesse della comunità.
Il ruolo fondamentale del comune capofila
Il comune di Scoppito ha avuto un ruolo cruciale nella realizzazione del progetto, fungendo da capofila e dimostrando un’attenta volontà di collaborare con le amministrazioni locali. Infatti, l’importanza della collaborazione è stata un concetto chiave che ha permeato l’intera iniziativa. Ben 13 comuni del cratere si sono uniti al progetto, fornendo supporto e arricchendo l’esperienza attraverso lo scambio di competenze e l’élaborazione di idee condivise. Questo approccio cooperativo ha permesso di creare una rete che ha coinvolto attivamente non solo le istituzioni, ma anche i cittadini, promuovendo un maggior senso di appartenenza e isolamento culturale.
Un’ottima valorizzazione del patrimonio culturale
L’evento ha previsto anche un momento istituzionale significativo, caratterizzato dalla presentazione di un docufilm realizzato dal regista Francesco Paolucci, il quale ha documentato le varie fasi del progetto. Queste fasi hanno visto il coinvolgimento di centinaia di cittadini, associazioni e artisti, tutti attivamente partecipi nella valorizzazione delle ricchezze culturali, artistiche e architettoniche del territorio aquilano. Il progetto ha incluso laboratori e sessioni formative, culminando in una performance artistica itinerante che ha portato arte e cultura in luoghi iconici e restaurati del cratere, accrescendo la coscienza storica e culturale della popolazione locale.
Collaborazioni che fanno la differenza
“Terre Sonanti – Il Mammut” ha visto collaborazioni importanti con enti quali il MAXXI L’Aquila, il Teatro Stabile d’Abruzzo, il Museo Nazionale d’Abruzzo, insieme a istituzioni educative come l’Università degli Studi dell’Aquila e l’Accademia di Belle Arti. Sono stati coinvolti anche 31 artisti e 18 attività produttive locali, il che ha generato un impatto sul mercato del lavoro e ha attratto l’attenzione di visitatori, residenti e studenti. Questo progetto sottolinea come la cultura abbia la capacità di fungere da motore per lo sviluppo economico e sociale del territorio.
Sostegno delle istituzioni locali
Fin dall’inizio, l’USRC ha patrocinato e sostenuto questo ambizioso progetto, creando un’opportunità per una crescita culturale e una rinascita collettiva. Durante l’evento, hanno preso parola vari esponenti del panorama educativo e culturale, tra cui il Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, Edoardo Alesse, e Chiara Bertini, del team curatoriale del MAXXI. Inoltre, le autorità locali, tra cui diversi sindaci di comuni partecipanti, hanno attestato l’importanza dell’iniziativa per l’arricchimento del tessuto socio-culturale della regione.
Una mostra finale per celebrare l’arte
L’evento si è concluso con un’esplorazione della mostra di libri d’arte ispirati al Mammut, realizzati da due artiste, Francesca Racano e Debora Frasca, durante i laboratori scolastici. Questo momento ha rappresentato un ulteriore passo verso la valorizzazione e la diffusione dell’arte in contesti educativi, avvicinando i giovani al patrimonio culturale del loro territorio. Un’esperienza che ha sicuramente lasciato un segno duraturo nella memoria collettiva della comunità aquilana.
Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Sara Gatti