Il protocollo di intesa contro l'abusivismo nella mediazione immobiliare a Genova

Il protocollo di intesa contro l’abusivismo nella mediazione immobiliare a Genova

Nel 2023, il 50-60% delle compravendite immobiliari in Liguria avviene senza mediatori abilitati, evidenziando un problema di abusivismo che mette a rischio venditori e acquirenti.
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Il protocollo di intesa contro l'abusivismo nella mediazione immobiliare a Genova - Gaeta.it

L’Osservatorio Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha rivelato che, nel 2023, circa il 50-60% delle 26mila compravendite di abitazioni in Liguria è avvenuto tramite agenzie professionali. Questo dato mette in luce un problema significativo: una parte considerevole delle transazioni avviene senza il supporto di mediatori abilitati e molti contratti sono stipulati senza la necessaria regolamentazione. Risulta evidente che il settore è afflitto da un “sommerso” di pratiche irregolari e abusivismo che espone venditori e acquirenti a seri rischi.

Le problematiche del mercato immobiliare

Il fenomeno dell’abusivismo nella mediazione immobiliare non è solo un problema di legalità, ma colpisce anche la sicurezza delle transazioni. Molti venditori e acquirenti che scelgono di bypassare le agenzie tradizionali spesso si rivolgono a mediatori improvvisati, senza adeguate competenze o assicurazioni. Tali mediatori non solo mancano delle necessarie qualifiche, ma possono anche non essere in grado di fornire informazioni corrette sulle normative, mettendo a rischio l’intero processo di compravendita.

In Liguria, la poca conoscenza delle regole in materia è uno dei fattori che alimentano questo mercato parallelo. Ad esempio, non tutti sanno che i mediatori devono possedere una regolare abilitazione e una tessera di riconoscimento. Senza tali requisiti, le transazioni possono finire per diventare problematiche. L’assenza di garanzie, come le polizze assicurative, rende ulteriormente vulnerabili le parti coinvolte e apre la porta a possibili truffe.

Il protocollo di intesa per la legalità

In risposta a questa situazione preoccupante, è stato firmato un protocollo d’intesa tra la Camera di Commercio di Genova, il Comune di Genova, la Guardia di Finanza, l’INPS, le associazioni di categoria e le rappresentanze dei consumatori. L’iniziativa ha come obiettivo principale la lotta contro l’abusivismo e l’illegalità nel settore della mediazione immobiliare.

Luigi Attanasio, presidente della Camera di Commercio, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione: “Con questa intesa abbiamo voluto rafforzare una rete di collaborazioni tra soggetti con competenze differenti, ma con esperienze e pratiche che, una volta messe a sistema, possono migliorare l’efficacia del contrasto e tutelare meglio la legalità e la trasparenza di questo mercato.” Tale progetto rappresenta una speranza per il rilancio di un mercato immobiliare sano e sicuro.

L’impatto dell’abusivismo sull’economia

L’aumento delle pratiche abusive non danneggia solo i singoli individui, ma rappresenta un problema di rilevanza collettiva. Le transazioni “in nero” non solo generano evasione fiscale, ma possono anche alimentare attività illegali come il riciclaggio. Gianluca Campana, comandante provinciale della Guardia di Finanza, ha rivelato che negli ultimi tre anni, nella provincia di Genova, sono stati identificati oltre 3 milioni di euro di ricavi non dichiarati nel settore immobiliare, con le conseguenti violazioni fiscali.

Questo stato di cose incide negativamente sulla sicurezza economica delle famiglie e sulla legalità del settore. Sergio Gambino, assessore comunale alla Polizia Locale, ha affermato che il protocollo rafforza la sinergia tra istituzioni e associazioni per proteggere i cittadini e garantire un mercato più trasparente ed equo. Le misure previste mirano a informare e sensibilizzare le persone sui pericoli dell’abusivismo, con l’intento di tutelare i diritti di chi si approccia al mercato immobiliare.

La lotta contro l’abusivismo non è solo una questione di norme e regolamenti, ma un passo fondamentale per assicurare un ambiente economico sano e responsabile per tutti i cittadini.

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