Simone Lunghi, conosciuto come “il pulitore dei Navigli“, è un attivista ambientale milanese che ha saputo trasformare l’amore per la sua città in un progetto di salvaguardia per l’ambiente. Da quando ha iniziato nel 2018, il suo lavoro non si è limitato a rimuovere rifiuti dai canali storici di Milano, ma ha anche acceso una forte consapevolezza sul tema della cura del territorio. La sua impresa è stata capace di mobilitare cittadini e istituzioni, trasformando i Navigli in un esempio di cittadinanza attiva e cura collettiva.
La genesi di un’iniziativa locale
Simone ha cominciato la sua avventura nel 2018 spinto dalla volontà di fare la differenza. Notando lo stato di abbandono in cui versavano i Navigli, ha deciso di agire personalmente per pulirli. In un contesto in cui i rifiuti si accumulavano senza sosta, il suo gesto ha rappresentato una risposta concreta a una problematica di cui molti si lamentavano, ma alla quale pochi avevano tentato di porre rimedio. Con un po’ di attrezzatura di base e tanta determinazione, ha iniziato a rimuovere plastiche e altri detriti.
L’iniziativa di Lunghi non è stata solo un’azione isolata, ma ha rappresentato un vero e proprio laboratorio di sensibilizzazione. Con il passare del tempo, la sua attività ha attirato l’attenzione di residenti e turisti. Il suo esempio ha stimolato molti a partecipare attivamente, unendosi a lui nei giornate di pulizia. Questo coinvolgimento della comunità ha dato vita a eventi collettivi, che hanno reso evidente come la cura dei beni comuni possa essere una causa condivisa e che la responsabilità di preservare l’ambiente è di ognuno di noi.
Un simbolo di engagement civico
Il lavoro di Simone Lunghi ha trasformato i Navigli da semplice sfondo urbano a simbolo di engagement civico. Grazie alla sua determinazione, la pulizia dei canali milanesi è diventata un’entità riconosciuta, attirando l’interesse dei media e contribuendo ad accrescere la consapevolezza sulla sostenibilità. Con il suo operato, ha dimostrato che una persona può davvero fare la differenza, innescando un cambiamento positivo.
Le sue azioni hanno avuto anche un riscontro istituzionale. Il pubblico ha iniziato a chiedere maggiore impegno da parte delle autorità per la manutenzione dei Navigli e, col tempo, sono state avviate iniziative sostenute dalle istituzioni stesse. Lunghi è diventato una sorta di portavoce per la comunità, portando alla luce le criticità legate all’inquinamento e alla gestione dei rifiuti nelle acque dei canali milanesi.
Il futuro dei Navigli e l’importanza di un impegno continuativo
La questione ambientale è più attuale che mai. La storia di Simone Lunghi è un richiamo a quanto sia importante mantenere viva l’attenzione contemporanea sul tema della sostenibilità. Sebbene il lavoro di pulizia e sensibilizzazione da lui avviato sia stato di grande impatto, il percorso è ancora lungo. La cura dell’ambiente richiede sforzi costanti e una collaborazione continua tra cittadini e istituzioni.
Nella Milano moderna, l’amore per i Navigli deve accompagnarsi a pratiche quotidiane di rispetto per il territorio. Ciascuno di noi è in grado di contribuire, sia attraverso gesti semplici come non gettare rifiuti, sia partecipando attivamente alle attività di pulizia. Simone Lunghi non è solo un esempio da seguire, ma una prova tangibile di come la passione e l’impegno possano generare un cambiamento concreto e duraturo.
Milano, grazie a figure come Simone, può continuare a esplorare nuovi orizzonti in materia di tutela ambientale, rendendo i Navigli non solo una meraviglia da visitare, ma anche un simbolo di responsabilità collettiva. L’attivismo ambientale, infatti, è una chiamata all’azione che non deve fermarsi, ma rimanere un tratto distintivo della cultura cittadina.
Ultimo aggiornamento il 8 Gennaio 2025 da Marco Mintillo