A L’Aquila, il clima attorno al raddoppio ferroviario si fa teso. Critiche arrivano dai politici locali, in particolare dal consigliere regionale Antonio Di Marco, che ha espresso preoccupazione per la mancanza di coinvolgimento dei cittadini nel progetto. Dopo l’aumento delle tasse locali, la critica verte sulla gestione del progetto, accusato di scoraggiare il dialogo con la comunità e di ignorare le possibili migliorie che potrebbero ridurre l’impatto ambientale. Aperto il dibattito su come e perché il governo regionale non ha fornito informazioni adeguate sulla fase progettuale.
Critiche al governo regionale: mancanza di trasparenza
Antonio Di Marco, vicepresidente della Commissione Ambiente e Infrastrutture, ha denunciato che il governo regionale, guidato da Marco Marsilio, sta escludendo i cittadini da un’opera infrastrutturale cruciale per il territorio. Secondo Di Marco, il raddoppio della ferrovia non è chiaro nei suoi obiettivi e nelle sue modalità attuative, evidenziando come la richiesta di accesso agli atti sia rimasta senza risposta concreta. Il documento riguardante il tratto Scafa-Pratola Peligna è particolarmente misterioso, lasciando i rappresentanti locali a chiedere maggior chiarezza su come l’opera influenzerà il territorio. La critica principale si concentra sul fatto che il progetto, pur essendo di grande importanza, sembra non considerare le esigenze dei cittadini e delle loro attività economiche.
Di Marco ha affermato che le istituzioni, che dovrebbero farsi portavoce delle istanze locali, appaiono sempre più distantii dalla realtà delle persone. Questa situazione è aggravata dal fatto che, secondo le sue affermazioni, non ci sono stati incontri significativi con le comunità locali per raccogliere opinioni e proposte. Il raddoppio ferroviario è visto come un’opportunità per migliorare collegamenti e sviluppare l’economia regionale, ma senza il coinvolgimento diretto dei cittadini il rischio è che si trascurino aspetti chiave per la tutela del territorio.
Assenze istituzionali e preoccupazioni per l’economia locale
Un altro punto sollevato da Di Marco riguarda l’assenza dell’assessora regionale Tiziana Magnacca, che ha la delega alle Attività produttive, Industrie e Commercio. Il consigliere ha constatato che non c’è stata alcuna comunicazione tangibile con le aziende interessate dal progetto, lasciando perplessi molti imprenditori. Per approfondire la questione, Di Marco ha visitato due aziende, Orsini & Blasioli e Golden Gas, entrambe comprese nel tracciato dell’attuale progetto, ma fino ad ora non hanno ricevuto informazioni sul loro futuro.
La preoccupazione è alta: queste aziende forniscono lavoro a decine di persone e sono vitali per l’economia locale. La mancanza di comunicazione da parte delle autorità ha contribuito a generare un clima di incertezza. Inoltre, ci sono numerose altre attività a rischio, situate vicino al tracciato, che potrebbero subire danni significativi a causa della scarsità di dialogo con le istituzioni, causata dall’assenza di interventi chiari o spiegazioni. Di Marco ha sottolineato che è fondamentale che le istituzioni si facciano carico delle preoccupazioni locali per evitare di danneggiare ulteriormente l’economia regionale.
Le divisioni tra le istituzioni e la comunitÃ
Di Marco ha evidenziato come, storicamente, in Abruzzo non si siano mai verificati contrasti simili tra cittadini e istituzioni. L’attuale gestione del progetto ferroviario è vista come un segnale di disconnessione tra le decisioni politiche e le necessità delle comunità . Secondo il consigliere, la mancanza di coinvolgimento ha aperto la strada a conflitti e divisioni, piuttosto che a una cooperazione costruttiva.
Le istituzioni, piuttosto che proteggere gli interessi dei cittadini, sembrano lottare contro di essi. Questa intransigenza rischia di allontanare ulteriormente i cittadini dalle scelte politiche, rendendo difficile per le istituzioni recuperare il dialogo. La richiesta di alternative progettuali, che possano salvaguardare case e aziende, sembra cadere nel vuoto, aggravando la situazione. Di Marco ha esortato il governo regionale a rispondere alle richieste di trasparenza e miglioramento per l’opera, sottolineando che una maggiore apertura al dialogo potrebbe portare a soluzioni pratiche e condivise.
In un panorama già complesso, il desiderio di una comunicazione efficace fra istituzioni e cittadini appare come un obiettivo fondamentale per lo sviluppo e la tutela dell’economia abruzzese.