L’atteso remake in live action di “Biancaneve e i sette nani”, previsto per marzo 2025, sta già facendo discutere. Questo film, che rielabora il classico d’animazione del 1937, ha suscitato critiche per le sue scelte cast e tematiche, portando la Disney a operare scelte insolite in termini di promozione e visibilità. Questo articolo esplorerà le controversie legate al film e cosa ci si aspetta da questo nuovo capitolo nella storia della Disney.
La presentazione del film e le sue peculiarità
La première del remake di “Biancaneve”, fissata per il 15 marzo presso il celebre cinema El Capitán di Hollywood, non seguirà la tradizionale atmosfera di eventi affollati. Difatti, gli accrediti per la stampa sono stati limitati, segnando un cambiamento rispetto al passato che potrebbe rispecchiare le polemiche e i conflitti che hanno accompagnato la produzione. Rachel Zegler e Gal Gadot, che interpretano rispettivamente Biancaneve e la Regina Cattiva, limiteranno la loro visibilità mediatica durante l’evento, una decisione inusuale per un film di tale portata. Le interviste saranno riservate solo alla troupe Disney, un chiaro segnale di un atteggiamento più cauto nell’affrontare le critiche.
Le controversie legate al cast e al messaggio
Il film ha attirato l’attenzione sin dall’annuncio della scelta di Zegler, di origine colombiana, nella parte di una protagonista tradizionalmente rappresentata come “bianca come la neve”. Le sue affermazioni riguardanti l’originale del 1937, definito “datato” e bisognoso di aggiornamenti, ha infiammato il dibattito tra sostenitori e oppositori, alimentando le critiche di chi si oppone alla cosiddetta “correttezza politica“. Peter Dinklage, popolare attore affetto da nanismo, ha sollevato ulteriori polemiche. Ha evidenziato la contraddizione nel voler rappresentare in modo progressista Biancaneve mentre si continua a raccontare la storia “retrograda” dei sette nani.
Le scelte creative e il dibattito etico
In risposta alle polemiche, Disney ha annunciato che i sette nani saranno realizzati digitalmente al computer per evitare stereotipi negativi. Tuttavia, questa decisione ha suscitato critiche da parte di attori reali affetti da nanismo, come Choon Tan, che ha descritto l’uso della computer grafica come “assurdo e discriminatorio”. Tan ha enfatizzato l’importanza di rappresentare personaggi di diverse altezze in modo rispettoso e autentico, piuttosto che nasconderli dietro la tecnologia.
Le tensioni tra le protagoniste
Le polemiche non si fermano qui. Ci sono state voci su una tensione crescente tra Zegler e Gadot, che hanno opinioni diverse sul conflitto in Medio Oriente. Zegler ha espresso posizioni filo-palestinesi, mentre Gadot, essendo israeliana e avendo prestato servizio nell’esercito, sostiene le azioni militari del suo paese. Queste differenze hanno messo in luce non solo le divergenze politiche ma anche come queste possano influenzare il clima all’interno del cast. Nonostante ciò, le due attrici sono comparse insieme due settimane fa, presentando l’Oscar per gli effetti visivi.
Il remake di “Biancaneve” non è solo un semplice film, ma un riflesso delle complessità sociali e delle discussioni contemporanee. Con l’imminente uscita, la Disney e il mondo del cinema osserveranno con attenzione come questo progetto si evolverà in mezzo a così tante polemiche.