L’intervento di conservazione dello Stanzino delle Matematiche nella galleria fiorentina ha riportato alla luce gli affreschi e le decorazioni che raccontano un pezzo significativo di storia della scienza nel contesto artistico rinascimentale. La sala, legata alla passione dei Medici per la conoscenza e la sperimentazione, riapre così al pubblico con un aspetto rinnovato e una luce nuova che valorizza ogni dettaglio.
lo stanzino delle matematiche: un gioiello nascosto nella galleria degli uffizi
Lo Stanzino delle Matematiche si trova all’interno della Galleria degli Uffizi a Firenze e rappresenta un ambiente ricco di storia culturale e scientifica. Fu voluto dal Granduca Ferdinando I de’ Medici tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo per ospitare una collezione unica di strumenti e documenti scientifici. Già il padre di Ferdinando, Cosimo I, aveva posto le basi a questa raccolta, focalizzata su apparecchiature destinate all’osservazione e allo studio delle leggi naturali.
contenuti e strumenti conservati nella sala
In questa stanza erano conservate carte geografiche antiche, trattati scientifici, piante di città e modelli di fortificazioni militari realizzati in legno, strumenti che raccontavano le scoperte e le invenzioni del passato e del presente. Il valore storico si aggiunge alla peculiarità artistica degli affreschi realizzati da Giulio Parigi tra il 1599 e il 1600, disegni che raffigurano scene ispirate alle conquiste scientifiche di figure come Pitagora, Tolomeo, Euclide e in particolare Archimede.
Il ruolo dei Medici come mecenati della scienza si riflette in questa sala, visto che sostennero personaggi come Galileo Galilei. Proprio a Cosimo II fu dedicata l’opera Sidereus Nuncius di Galileo. I legami tra arte e scienza sono ben visibili anche negli affreschi del corridoio di Ponente vicino alla sala, un chiaro tributo allo scienziato come erede di Archimede. Accanto allo Stanzino si trova la Terrazza delle Carte Geografiche, anch’essa recentemente restaurata, testimone dell’attenzione per la conoscenza universale.
elementi artistici e collezioni all’interno dello stanzino
Lo Stanzino oltre ad essere un ambiente scientifico è anche un piccolo scrigno d’arte. Al suo interno si conservano statue antiche e rinascimentali di dimensioni contenute, capaci di raccontare scorci di artisti e culture del passato. Spiccano in particolare i bronzetti del Cinquecento, attribuiti a Willem Tetrode. Queste piccole sculture furono parte di un maestoso medagliere donato a Cosimo I de’ Medici da Gianfrancesco Orsini nel 1562.
la collezione di bronzetti e il progetto mediceo
I bronzetti, e altre sculture antiche di origine romana note nella Roma del XVI secolo, narrano episodi e figure del mondo antico in miniatura. Questa raccolta fa parte di un progetto più ampio dei Medici, quello di riunire in un unico spazio arte, scienza e conoscenze geografiche, come testimonia anche la vicina Terrazza delle Carte Geografiche. Lo Stanzino diventa così un luogo dove il sapere assume molte forme, dalla scultura ai disegni fino agli strumenti scientifici.
il restauro conservativo e la nuova luce dello stanzino
Il recente restauro dello Stanzino delle Matematiche ha interessato in profondità pavimento, pareti e i bronzetti custoditi nelle nicchie. Questo intervento, durato circa due mesi, ha portato a una pulizia accurata e a un adattamento degli spazi per una migliore fruizione. I lavori si sono basati su saggi stratigrafici che hanno permesso di riscoprire e valorizzare le tinte originali, chiarificando la struttura cromatica delle pareti.
nuove tecnologie di illuminazione
Il nuovo sistema di illuminazione installato mette in risalto gli affreschi al soffitto e le decorazioni, creando giochi di luce che accentuano le scene scientifiche e artistiche. Sono stati rimossi i tendaggi oscuranti e applicati filtri speciali alle finestre per proteggere le opere mantenendo al contempo una luminosità più naturale. La pulizia e la cura hanno riacceso dettagli che negli anni erano andati perduti all’occhio del visitatore, particolare importante per una stanza così piccola e ricca di informazioni.
Dal 2012, dopo il restauro della Tribuna degli Uffizi cui lo Stanzino era collegato, la sala era stata chiusa per motivi conservativi. Questo intervento ha dunque restituito uno spazio prezioso nel percorso museale. Il ripristino del suo aspetto originario consente di apprezzare meglio le varie fasi di trasformazione e di conservazione di un ambiente nato come museo dinastico ma oggi integrato nel contesto della pinacoteca.
Lo Stanzino delle Matematiche si presenta oggi sotto una luce nuova, sia letteralmente che figurativamente, come testimonianza della lunga tradizione fiorentina di unire sapere scientifico e risorsa artistica. La riapertura accende un riflettore su un’area poco conosciuta ma di grande valore, capace di raccontare storia, scienze e arte con la stessa intensità.