Il riconoscimento della memoria istriana: un impegno sostenuto da decenni

Il riconoscimento della memoria istriana: un impegno sostenuto da decenni

Il 70esimo anniversario dell’Unione degli Istriani celebra il riconoscimento della storia delle popolazioni istriane, sottolineando l’importanza della memoria e dell’educazione per le future generazioni.
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Il riconoscimento della memoria istriana: un impegno sostenuto da decenni - Gaeta.it

Il 70esimo anniversario della fondazione dell’Unione degli Istriani ha visto la presenza di esponenti delle istituzioni, i quali hanno sottolineato l’importanza del riconoscimento della storia delle popolazioni istriane dopo la Seconda guerra mondiale. L’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, ha messo in luce il fondamentale lavoro delle associazioni che, negli anni, hanno mantenuto vivo il ricordo di eventi drammatici che hanno segnato la vita di molti italiani.

La lotta per il riconoscimento della storia istriana

Nel corso della commemorazione, Roberti ha evidenziato come il lungo silenzio che ha circondato la storia dell’Istria abbia mutilato il patrimonio storico del paese. Questo riconoscimento è frutto soprattutto della tenacia dell’Unione degli Istriani, che per oltre settant’anni ha operato per divulgare la verità e mantenere viva la memoria di quegli eventi. Secondo l’assessore, il lavoro di queste associazioni è stato cruciale per far emergere una parte della storia italiana che troppe volte è stata dimenticata.

La figura dell’Unione degli Istriani è stata descritta come un faro di speranza, rappresentando la voce di coloro che, dopo la Seconda guerra mondiale, hanno dovuto affrontare l’esodo e la perdita della loro terra. Il loro impegno ha avuto un impatto profondo, ed è stato in grado di dare dignità a una memoria collettiva che merita di essere preservata e trasmessa alle future generazioni.

L’importanza della trasmissione della memoria ai giovani

Roberti ha sottolineato come sia fondamentale continuare a lavorare con i giovani, specialmente nelle scuole, per garantire che la memoria di questi eventi non venga mai dimenticata. Egli ha notato che, nonostante i progressi, esistono ancora sacche di resistenza che si oppongono alla verità storica attraverso forme di negazionismo. Questo rende il lavoro educativo ancora più urgente e necessario.

L’assessore ha fatto appello agli educatori, affinché integrino nella loro didattica le storie e le esperienze legate all’Istria. Solo tramite un’educazione che abbraccia la storia complessa dell’Italia possono i giovani comprendere appieno le conseguenze degli eventi passati e sviluppare una coscienza critica.

L’impegno dell’amministrazione regionale

Infine, Roberti ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione regionale nel sostenere l’operato dell’Unione degli Istriani, in particolare per quanto riguarda il recupero del Campo profughi di Padriciano. Questa iniziativa è vista come un modo per mantenere viva la memoria di ciò che gli esuli hanno subito. Il recupero di questo luogo non è solamente una questione di restaurazione fisica, ma rappresenta un atto simbolico di riconoscimento e rispetto per le sofferenze di una comunità storicamente segnata da eventi traumatici.

La celebrazione del 70esimo anniversario non è solo un momento di festa, ma un’opportunità per riflettere sull’importanza della memoria e sulla responsabilità che abbiamo nei confronti di questa storia, affinché possa continuare a essere parte integrante della nostra identità collettiva. Il riconoscimento del passato è essenziale per costruire un futuro più consapevole e inclusivo.

Ultimo aggiornamento il 30 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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