Nella comunità di Chiara, il ricordo di una figura amata come quella di Chiara continua a vivificare le relazioni e le pratiche catechistiche. Laura Caiulo, catechista e testimone diretto della sua attività, torna a parlarne, offrendo un quadro significativo delle esperienze vissute dai bambini che partecipavano ai suoi incontri. La passione nell’insegnamento della religione è emersa in modo particolarmente evidente, rivelando il profondo legame tra Chiara e i più giovani. L’intento di chi ha conosciuto Chiara è quello di trasmettere un’eredità che va oltre la scomparsa, sottolineando il suo impatto duraturo sulla comunità.
La passione per la catechesi
Laura Caiulo ricorda con affetto il momento in cui Don Giancarlo decise di affidare a Chiara una classe di catechismo. La decisione del sacerdote mette in luce la fiducia riposta nella capacità di Chiara di guidare e insegnare ai bambini, un compito che ha coperto con dedizione. “Avevo suggerito al sacerdote che Chiara potesse intraprendere un cammino individuale all’interno del catechismo,” ha spiegato Laura, segnalando come l’impegno di Chiara fosse evidente fin dall’inizio. Grazie a questa opportunità, Chiara ha avuto la possibilità di avvicinare i più giovani ai principi della fede, creando un ambiente accogliente e stimolante.
I bambini hanno sempre mostrato affetto nei confronti di Chiara, il che è emerso chiaramente dall’interazione che la catechista aveva con loro. Laura ha testimoniato che anche le sue nipoti erano particolarmente legate a Chiara, scrivendole spesso e mantenendo vivo un rapporto che andava oltre il semplice insegnamento. Questo dimostra come la catechesi di Chiara non fosse solo un luogo di apprendimento, ma anche uno spazio di crescita emotiva e relazionale.
L’importanza della relazione
Un aspetto centrale nell’insegnamento di Chiara era il suo approccio altamente empatico verso i bambini. Laura ha sottolineato come Chiara fosse in grado di stabilire un legame profondo con i suoi alunni, riuscendo a comunicare valori e insegnamenti tramite la semplicità e la verità. “I bambini capiscono molto più di quanto pensiamo,” ha affermato Laura, evidenziando l’importanza della percezione autentica che i più piccoli hanno rispetto agli adulti. Il fatto che i bambini stessero bene con Chiara era una chiara indicazione del suo profondo impatto su di loro.
L’insegnamento che Chiara impartiva non si limitava a una mera trasmissione di conoscenze. La sua capacità di entrare in relazione con i bambini ha permesso loro di sentirsi accolti e compresi, caratteristiche fondamentali per chi si occupa di educazione religiosa. Secondo Laura, l’affetto ricevuto dai bambini dimostrava come Chiara fosse in grado di comunicare la propria verità, creando un legame autentico che affondava le radici nei valori fondamentali della catechesi e della comunità.
Un’eredità da portare avanti
Nel contesto attuale, le parole di Laura Caiulo rappresentano una riflessione profonda sull’importanza di portare avanti l’eredità lasciata da Chiara. Le attività catechistiche da lei promosse hanno creato un modello di insegnamento che continua a vivere negli alunni che ha formati. La presenza di Chiara si fa sentire, non solo nel ricordo, ma anche nell’operato di tutti coloro che sono stati influenzati dalla sua vita e dalla sua missione.
Il messaggio di Chiara continua a ispirare la comunità, stimolando i membri a riflettere sull’importanza delle relazioni umane e sul potere dell’insegnamento nella formazione delle giovani generazioni. Le attività catechistiche rappresentano dunque non solo un mezzo per trasmettere contenuti religiosi, ma anche un’opportunità per costruire legami significativi e duraturi all’interno della comunità. La figura di Chiara rimarrà sempre un faro per molti, un simbolo di dedizione e amore nell’insegnamento.
Ultimo aggiornamento il 2 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina