Il maltempo che ha colpito le Marche nelle ultime ore ha riacceso nel cuore di Tiziano Luconi, padre del piccolo Mattia tragicamente deceduto durante l’alluvione del 2022, il dolore inestinguibile per la perdita del suo bambino. La notizia della nuova ondata di pioggia ha riempito di angoscia le orecchie di chi vive in una regione segnata da un dramma ancora vivo. Questo articolo ripercorre le parole di Tiziano Luconi e il contesto di una tragedia che ha segnato profondamente la comunità.
La paura ritorna con la pioggia
Il maltempo non concede tregua
Negli ultimi giorni, i cittadini delle Marche si sono trovati a fare i conti con una pioggia incessante che ha ricordato la catastrofe del 15 settembre 2022. Il papà di Mattia racconta con una voce visibilmente scossa gli eventi di quella notte, indicando come le precipitazioni intense abbiano riacceso memorie dolorose. Tiziano vive a Barbara, un comune della provincia di Ancona gravemente colpito dal disastro due anni orsono. "Sono giorni che sta piovendo ininterrottamente," afferma, esprimendo preoccupazione per la sicurezza della sua comunità.
Le immagini dei vigili del fuoco, con i loro lampeggianti blu, hanno colpito profondamente la sua mente, evocando ricordi angoscianti. La paura di un'altra tragedia sembrava imminente, una sensazione che ha travolto Tiziano, portandolo a rivivere istanti di angoscia e disperazione legati alla scomparsa di Mattia.
Il dramma personale di un padre
Ricordi indelebili e le cicatrici del passato
La casa di Tiziano si affaccia sulla piana in cui venne ritrovata l'auto di Silvia, la madre di Mattia. Da quella finestra, il padre rivive la terribile scena di quel giorno, quando Silvia tentò disperatamente di trattenere il figlio mentre la corrente lo portava via. Questi momenti rimangono impressi nella memoria, un peso che Tiziano porta con sé. "Ogni volta che guardo laggiù," continua, "rivedo la scena in cui Silvia cerca inutilmente di trattenere a sé Mattia.”
La nostalgia si mescola al dolore e alla paura di rivivere simili eventi. "Pur sapendo che questo fenomeno meteorologico è meno violento, avverto gli stessi sentimenti di angoscia," racconta Tiziano, che sottolinea come l'umidità e la disperazione provate durante quelle ore drammatiche sembrano tornare a galla ogni volta che il maltempo colpisce la regione.
La lotta per la memoria e la sicurezza
Un padre in prima linea per il ricordo di Mattia
In questi due anni, Tiziano Luconi ha dedicato la sua vita a mantenere viva la memoria di Mattia e a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle problematiche di sicurezza nel territorio. Ha portato avanti iniziative che raccontano la vita del bambino e il loro legame, come il recente fumetto uscito in suo onore. Questo impegno è testimonianza di un padre che non vuole che il ricordo di suo figlio venga dimenticato.
Nonostante il dolore presente, Tiziano si fa portavoce di una realtà inquietante per la sua comunità. "Dopo due anni, ci sono ancora tronchi d'albero e detriti da rimuovere," denuncia, richiamando l'attenzione sulle condizioni di manutenzione del territorio. La sua voce si unisce a quella di molti che sperano in misure più efficaci per garantire la sicurezza della popolazione in caso di eventi meteorologici estremi.
Il desiderio di Tiziano di vedere un cambiamento reale per evitare ulteriori perdite è forte, e conclude esprimendo la sua speranza: "Adesso speriamo che il maltempo conceda una tregua, non vogliamo più piangere altre vittime." Le parole risuonano come un appello alla responsabilità collettiva e alla necessità di un futuro più sicuro per i cittadini delle Marche.
Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Marco Mintillo
