La quarantesima edizione del palio di sant’anselmo di Bomarzo si è conclusa con la vittoria del rione madonna del piano. La corsa ippica, che si tiene nel comune viterbese, è una manifestazione storica che richiama appassionati e residenti per celebrare il santo patrono della città. Quest’anno la gara, inizialmente prevista il 25 aprile, è stata spostata a causa del maltempo.
Storia e tradizione del palio di sant’anselmo
Il palio di sant’anselmo si svolge a Bomarzo, nel cuore della provincia di Viterbo, e affonda le sue radici tra la fine del ‘500 e l’inizio del 1600, secondo gli storici locali. Nel corso dei secoli, la manifestazione ha mantenuto intatti molti aspetti legati alla tradizione popolare, diventando un appuntamento annuale di rilievo per la comunità. Questo palio trae ispirazione, come molti altri in Italia, da riti e antiche celebrazioni legate al luogo e al santo protettore.
Caratteristiche della corsa
La corsa che si disputa su un campo circolare in terra battuta è caratterizzata dall’assenza di barriere di guida e dall’uso del cosiddetto “canapo”, una fune che regola il punto di partenza e la partenza stessa viene comandata dalla voce netta del mossiere, proprio come accade nel palio di Siena. Queste caratteristiche ne fanno una prova molto autentica, ancorata alle usanze locali. Non è soltanto una sfida sportiva ma un momento di aggregazione che coinvolge i rioni cittadini.
L’edizione 2025 e lo svolgimento della gara
L’edizione di quest’anno ha subito uno slittamento rispetto alla data abituale, prevista per il 25 aprile, a causa delle condizioni meteo avverse che hanno richiesto un rinvio. L’evento si è tenuto quindi pochi giorni dopo, senza perdere interesse tra gli spettatori e gli appassionati. Il campo di gara, una volta sistemato, ha ospitato i cavalli e i fantini, pronti a competere sotto gli occhi di una folla attenta.
La vittoria del rione madonna del piano
Il rione madonna del piano ha confermato la propria supremazia già manifestata l’anno precedente. Il cavallo unamore, montato dal fantino alessandro cersosimo, ha dato una prova convincente, conducendo la corsa con determinazione. La vittoria non è stata semplice visto il livello dei contendenti, ma la combinazione tra cavallo e fantino ha prevalso in una gara serrata.
Il percorso si svolge in un anello di terra battuta, simile a quello senese, e richiede abilità sia nella guida che nella tenuta del cavallo. La tensione tra i rioni, i tifosi incitati sulle tribune e i dettagli della partenza sotto il “canapo” rendono ogni edizione unica. La presenza del mossiere, che scandisce con la voce il via alla gara, è un elemento tradizionale ormai consolidato e seguito con attenzione dagli spettatori.
Significato culturale e impatto sul territorio
Il palio di sant’anselmo rappresenta molto più di una semplice competizione ippica. A Bomarzo la festa in onore del patrono coinvolge l’intera città con eventi collaterali, momenti religiosi e manifestazioni locali. La corsa dei cavalli diventa quindi il momento centrale, simbolo di appartenenza e identità per il rione vincitore e per gli abitanti.
L’importanza di mantenere viva questa tradizione spinge ogni anno i vari quartieri a prepararsi con cura, organizzando allenamenti e scelte accurate dei propri cavalli e fantini. Il confronto tra rioni non è solo agonistico ma socialmente intenso, dando un ritmo alle giornate del paese durante i festeggiamenti.
Il palio è seguito anche dagli esperti e dagli studiosi di folklore, che ne apprezzano l’autenticità e la conservazione delle forme antiche. Bomarzo, con questo evento, si conferma un punto di incontro tra passato e presente, mantenendo vive le proprie radici storiche attraverso una manifestazione che unisce sport, cultura e devozione popolare.