Il rischio dazi: come l'amministrazione Trump può influenzare le economie europee

Il rischio dazi: come l’amministrazione Trump può influenzare le economie europee

Trump annuncia un cambio radicale nella politica commerciale degli Stati Uniti, minacciando dazi sulle esportazioni europee e creando tensioni che potrebbero sfociare in una guerra commerciale.
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Il rischio dazi: come l'amministrazione Trump può influenzare le economie europee - Gaeta.it

Le recenti dichiarazioni del presidente Donald Trump indicano un possibile cambiamento radicale nella politica commerciale degli Stati Uniti. Durante il suo discorso di insediamento, Trump ha enfatizzato l’importanza del riequilibrio della bilancia commerciale, promettendo misure concrete contro i paesi che non si allineano alle aspettative americane. Questo atteggiamento potrebbe creare tensioni significative, in particolare per le economie europee che esportano maggiormente verso gli Stati Uniti.

Le minacce di dazi sulle esportazioni europee

Nel suo intervento al World Economic Forum di Davos, Trump non ha risparmiato critiche all’Unione Europea, accusandola di aver sfruttato la bilancia commerciale a favore proprio degli europei e a discapito degli americani. Affermando che l’Europa ha “trattato molto male” gli Stati Uniti, ha esposto l’intenzione di imporre dazi se gli squilibri commerciali non verranno affrontati. Secondo l’Istituto per gli studi di politica internazionale , la bilancia commerciale americana è attualmente deficitario, con un passivo che supera i 1.100 miliardi di dollari all’anno. Questo deficit è aumentato significativamente dal primo mandato di Trump, quando si attestava su circa 500 miliardi.

In tale contesto, i paesi europei, con un attivo commerciale nei confronti degli Stati Uniti di oltre 213 miliardi per il 2024, potrebbero trovarsi sotto attacco. Il Commissario europeo per l’Economia, Valdis Dombrovskis, ha già avvertito che l’Unione è pronta a rispondere in modo proporzionato. Un nuovo ciclo di misure commerciali potrebbe aprire la strada a una guerra commerciale, con pesanti ricadute su industrie e occupazione dei paesi europei.

L’Italia e il surplus commerciale

Focalizzando l’attenzione sull’Italia, emerge che il paese ha un surplus commerciale di 43 miliardi di euro con gli Stati Uniti, un dato significativo rispetto ai 1.100 miliardi di deficit totale degli Stati Uniti nei confronti del resto del mondo. Circa 230 miliardi di questo deficit è attribuibile ai paesi dell’Unione Europea, quindi l’Italia potrebbe trovarsi nel mirino delle politiche commerciali di Trump. Le conseguenze di dazi elevati potrebbero essere severe, considerando che un incremento del 10% sulle esportazioni italiane riporterà effetti negativi simili a quelli che potrebbero colpire la Germania, seppur le due economie siano distanti tra loro in termini di volume.

Per l’industria italiana, gli Stati Uniti rappresentano il terzo mercato di destinazione per prodotti esportati, subito dopo Germania e Francia, segnalando l’importanza strategica di mantenere un accesso agevolato a questo mercato. Nel 2024, il valore delle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti ha raggiunto 66,4 miliardi di euro. Tuttavia, l’andamento recente mostra una diminuzione delle vendite nel 2023, con un calo dell’11,1% su base annua.

La reazione europea alle politiche commerciali

Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Europa non sono una novità. Durante il primo mandato di Trump, l’amministrazione americana ha già implementato misure selettive, come i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio, colpendo settori cruciali. In risposta, Bruxelles ha adottato misure analoghe, imponendo tariffe su prodotti americani di grande valore simbolico, creando così un ciclo di ritorsioni che ha caratterizzato la politica commerciale di quel periodo.

A partire dal 2021, il clima commerciale ha visto una relativa distensione grazie all’accordo che ha portato alla rimozione di alcune tariffe. Tuttavia, con l’inasprimento della retorica e le potenziali nuove minacce provenienti dal nuovo mandato di Trump, le istituzioni europee stanno già valutando le contromisure da applicare, mantenendo la disponibilità di rispondere con misure proporzionate per tutelare i propri interessi.

L’atteggiamento di Trump potrebbe non solo polarizzare le relazioni commerciali, ma anche influenzare venti di cambiamento più ampi nelle politiche economiche globali, creando un clima di incertezza non solo per l’Europa, ma anche per le altre regioni del mondo economicamente interconnesse.

Ultimo aggiornamento il 24 Gennaio 2025 da Marco Mintillo

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