Negli ultimi anni, una condizione clinica storicamente associata ai marinai del passato, lo scorbuto, ha ripreso a farsi sentire, soprattutto tra i più giovani. Questo disturbo, causato dalla carenza di vitamina C, era noto per mietere vittime a bordo delle navi mercantili, dove i marinai soffrivano per la mancanza di frutta e verdura fresca. Oggi, invece, colpisce i bambini, prevalentemente a causa di abitudini alimentari poco salutari. All’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, negli ultimi dieci anni, si sono registrati dodici casi di bambini affetti da questa malattia, la cui diagnosi sta diventando sempre più complessa.
L’origine e la causa dello scorbuto
Lo scorbuto è una condizione patologica che emerge dalla carenza di vitamina C, un nutriente essenziale per diverse funzioni corporee, inclusa la sintesi del collagene, fondamentale per la salute dei tessuti connettivi, dei vasi sanguigni e delle ossa. I sintomi principali includono affaticamento, debolezza, dolore osseo e infiammazione delle gengive. La storia dello scorbuto è ricca di aneddoti riguardanti i marinai del XVIII secolo, i quali, durante lunghe traversate oceaniche, soffrivano per la mancanza di alimenti freschi. I loro diari raccontano di gravi conseguenze, fino alla morte, dovute a questa condizione.
Oggi, la malattia sembra presentarsi in un contesto completamente diverso. I risultati mostrano una crescente incidenza di scorbuto tra i bambini con diete inadeguate, caratterizzate da scarsa assunzione di frutta e verdura. La dieta moderna, spesso ricca di cibi elaborati e povera di nutrienti, ha contribuito a far cadere in disuso il consumo di alimenti naturali, incentivando uno squilibrio nutrizionale che potrebbe portare a una riedizione del problema. I pediatrici avvertono che una dieta composta prevalentemente da snack e pasti precotti può esporre i più giovani a questo rischio, portando a un recupero sempre più difficile delle carenze vitaminiche.
Diagnosi e gestione del problema
La diagnosi di scorbuto nei bambini presenta sfide significative. Spesso, i sintomi possono essere confusi con altre patologie, come le infezioni o le malattie muscoloscheletriche. L’ospedale Meyer ha rilevato una crescita nel numero di casi in cui bambini si presentano con zoppia e dolori alle ossa, per i quali si ricorre ad esami clinici approfonditi. Tuttavia, l’ipotesi di scorbuto è raramente presa in considerazione, dato che si tratta di una malattia ormai considerata “dimenticata”.
In assenza di una diagnosi tempestiva, le conseguenze possono diventare gravi e richiedere un lungo periodo di recupero. Gli specialisti raccomandano di prestare particolare attenzione all’alimentazione infantile, incentivando un consumo adeguato di vitamina C attraverso frutta e verdura fresche. Il cambiamento delle abitudini alimentari può rappresentare una barriera fondamentale per prevenire la manifestazione di questa malattia.
L’importanza della prevenzione
Affrontare il problema dello scorbuto richiede un’azione preventiva decisiva da parte di genitori e educatori, poiché le abitudini alimentari si formano fin dalla tenera età . Programmi educativi nelle scuole e iniziative per aumentare la consapevolezza sull’importanza della dieta possono contribuire significativamente alla salute dei bambini. È cruciale che genitori e famiglie incoraggino scelte alimentari più nutrienti e variate, conducendo a un maggiore consumo di alimenti freschi ricchi di vitamine.
La riscoperta di alimenti come agrumi, kiwi, peperoni e verdure a foglia verde è essenziale per combattere la carenza di vitamina C. Non solo queste scelte alimentari sostituiscono i nutrienti persi, ma svolgono anche un ruolo primario nella promozione della salute globale. L’educazione alimentare e la promozione di stili di vita sani si configurano come strumenti fondamentali per garantire che casi di scorbuto non diventino una normalità tra i bambini del presente e del futuro.
Ultimo aggiornamento il 19 Gennaio 2025 da Armando Proietti