Charlie Khalil Prince in scena a Roma con la prima nazionale di “The Body Symphonic” il 13 marzo
Il mondo della danza contemporanea torna a brillare a Roma con l’attesissima performance di Charlie Khalil Prince, prevista per il 13 marzo allo Spazio Rossellini. Questo nuovo appuntamento è parte della stagione “In Levare”, un progetto del Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita|Spellbound, curato da Valentina Marini, che esplora le molteplici influenze e linguaggi della danza. “The Body Symphonic” segna la prima nazionale del coreografo libanese, creando un collegamento potente con le crisi sociali e culturali recenti in Libano.
“The Body Symphonic” si presenta come un’opera meditativa, concepita da Prince in risposta alle complessità che il suo paese ha affrontato, in particolare tra il 2019 e il 2021. Questa performance-concerto non è solo una manifestazione artistica, ma un’espressione di una battaglia più ampia. L’artista, noto per le sue creazioni che hanno solcato i palcoscenici di festival e teatri di rinomanza mondiale, offre una riflessione intensa sulla condizione umana attraverso il linguaggio coreografico.
Prince, che ha ricevuto il Boghossian Foundation Prize for Dance and Performance, abbraccia un approccio transdisciplinare in questo progetto. Le sue musiche, eseguite dal vivo in collaborazione con il percussionista Joss Turnbull, aggiungono un ulteriore strato di esperienza sensoriale, facendo del corpo un luogo di dialogo tra la resistenza e l’esperienza collettiva. Ogni movimento e ogni nota vibrano di significato, invitando lo spettatore a considerare il corpo non solo come veicolo di espressione artistica, ma come un campo di battaglia di idee, oppressioni e trasformazioni.
La filosofia della danza di Charlie Khalil Prince
La danza, per Charlie Khalil Prince, è un linguaggio che trascende il semplice intrattenimento. Nelle sue parole, “il corpo è un luogo dell’essere, di rivoluzione e di oppressione, di rappresentazione e di errata rappresentazione.” Queste affermazioni del coreografo si riflettono nell’ideazione dei suoi lavori, che non si limitano a raccontare una storia, ma cercano di coinvolgere il pubblico in una meditazione profonda su temi di giustizia sociale, identità e resistenza. Il corpo diventa, dunque, un simbolo e un soggetto di cambiamento, un’entità che ospita e trasmette le cicatrici della storia condivisa.
La performance è l’epilogo di una ricerca incessante di Prince, che si è recentemente unito al network europeo Aerowaves come artista associato. Questa posizione lo lega ulteriormente a una rete di artisti e specialisti della danza di 34 paesi, rafforzando il confine tra lingue e stili diversi. Non è solo un riconoscimento della sua bravura, ma anche un’opportunità per confrontarsi con una comunità di creatori disposti a esplorare gli stessi temi complessi da diverse prospettive.
Il tour di “The Body Symphonic”
Dopo la sua prima a Roma, “The Body Symphonic” si sposterà al Teatro Comunale di Vicenza il 15 marzo per il festival Danza in Rete. Questa tappa rappresenta un’importante diffusione dell’opera, permettendo a un pubblico più ampio di interagire con le idee e le emozioni evocate da Prince. Ogni spettacolo è un’opportunità per mettere in luce non solo l’arte della danza, ma anche le questioni sociali e culturali che essa incarna. L’artista continua così la sua missione di far fronte alle ingiustizie tramite l’arte, portando un messaggio di speranza e di riflessione attraverso il movimento.
La danza di Charlie Khalil Prince è una manifestazione di storia e attualità, un ponte tra esperienze personali e collettive, pronto a sollecitare sentimenti e pensieri nel pubblico, stimolando un dialogo necessario e attuale.