L’incontro tra il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e i membri del gruppo scout L’Aquila 3 – Clan Stelutis Alpinis Giorgio Fogola ha segnato un momento significativo per la promozione della cultura della legalità e del contrasto alla criminalità. Si è svolto a Palazzo Margherita, in un contesto di intensa interazione tra giovani e istituzioni. I ragazzi hanno appena trascorso due giorni nella Casa don Diana a Casal di Principe, un immobile confiscato alla criminalità organizzata e trasformato in un centro sociale dedicato alla formazione culturale.
La Casa don Diana: un simbolo di riscatto sociale
La Casa don Diana, situata a Casal di Principe, rappresenta un chiaro esempio di riutilizzo sociale di un bene confiscato alla camorra. Questo centro è più di un semplice immobile; è un luogo di incontro e apprendimento, dove i giovani possono confrontarsi con storie di sfide e vittorie contro la criminalità. Qui, gli scout dell’Aquila hanno avuto l’opportunità di esplorare il significato profondo della legalità, ascoltando esperienze dirette e toccando con mano il valore della comunità e dell’impegno sociale.
La vita di don Peppe Diana, tragicamente interrotta nel 1994, continua a rappresentare un faro per le nuove generazioni. La sua dedicazione al bene comune e la sua lotta per la giustizia hanno ispirato iniziative come “Sulle strade di don Peppe Diana”, promossa dall’Agesci. Attraverso queste esperienze, gli scout hanno potuto comprendere l’importanza di mantenere vivo il ricordo di chi ha pagato un prezzo alto per la giustizia.
Il ruolo del sindaco Biondi e della società civile
Durante l’incontro, il sindaco Biondi ha espresso la sua gratitudine ai ragazzi del Clan Stelutis Alpinis per aver condiviso le loro esperienze. Ha sottolineato l’importanza di educare i giovani sulla legalità e sul valore della giustizia, elementi fondamentali per la crescita della società. La presenza di Leo Nodari, presidente dell’associazione Società Civile e co-fondatore del Premio nazionale Borsellino, ha ulteriormente valorizzato l’evento, creando un legame diretto con le attività locali e nazionali dedicate alla memoria di chi ha combattuto contro la mafia.
Biondi ha evidenziato come tali iniziative siano essenziali per costruire un futuro in cui i giovani siano consapevoli delle sfide che affronta il Paese e del loro ruolo attivo nel contrastarle. Le parole del sindaco hanno rinnovato l’impegno delle istituzioni nel promuovere la cultura della legalità, coinvolgendo i giovanissimi in attività che stimolino il dialogo e la condivisione di valori positivi.
Proposte di collaborazione per il futuro
L’incontro si è concluso con l’impegno di esplorare nuove modalità di collaborazione tra il comune e il gruppo scout. Insieme a Nodari, Biondi ha discusso di possibili iniziative da inserire nel contesto del Premio nazionale Paolo Borsellino, evento che negli ultimi due anni ha unito l’Aquila e la lotta contro la criminalità organizzata.
Queste iniziative rappresentano un’opportunità per affinare il dialogo tra generazioni, promuovendo valori di giustizia e legalità tra i giovani. L’Aquila si dimostra così un laboratorio di idee e di pratiche concrete per affrontare il fenomeno mafioso e incoraggiare la partecipazione attiva dei cittadini. Gli scout, oltre a crescere come individui, diventano portatori di un messaggio di speranza e responsabilità per il futuro della comunità.
Ultimo aggiornamento il 14 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano