Il sindaco di Corigliano-Rossano contro la Regione: "Ritardi inaccettabili su turismo e artigianato"

Il sindaco di Corigliano-Rossano contro la Regione: “Ritardi inaccettabili su turismo e artigianato”

Il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, critica la Regione Calabria per l’inefficienza nella gestione dei fondi destinati a turismo e artigianato, ostacolando il rilancio economico locale.
Il sindaco di Corigliano Rossa Il sindaco di Corigliano Rossa
Il sindaco di Corigliano-Rossano contro la Regione: "Ritardi inaccettabili su turismo e artigianato" - Gaeta.it

Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano, esprime con fermezza la sua insoddisfazione nei confronti della gestione delle risorse da parte della Regione Calabria, in particolare per quanto riguarda il turismo e l’artigianato. Le sue dichiarazioni evidenziano le sfide che i comuni stanno affrontando a causa di ritardi nelle iniziative, che a suo avviso, compromettono la possibilità di un rilancio economico vitale per il territorio.

Critiche al progetto di rilancio turistico

Il progetto di rilancio turistico, secondo Stasi, è al centro delle carenze gestionali della Regione. Uno degli esempi più emblematici è la situazione dell’albergo di Fuso, per il quale la Regione avrebbe avuto accesso a fondi già disponibili. Tuttavia, il sindaco sottolinea che questi fondi non sono stati utilizzati. La sua affermazione è chiara: «La verità è che la Regione non è stata capace di utilizzare le risorse già a disposizione». Stasi punta a mostrare il legame tra la scarsa implementazione dei progetti e la stagnazione economica che stanno attraversando i comuni calabresi.

L’assenza di azioni concrete da parte della Regione non riguarda solo il settore turistico, ma si estende ad altre aree strategiche per l’economia locale. I ritardi recenti mettono in discussione la capacità della governance regionale di rispondere prontamente alle esigenze del territorio. Queste affermazioni non sono un attacco casuale, ma piuttosto una richiesta di responsabilità e un invito a un dialogo più costruttivo per risolvere problematiche urgenti.

Fondi bloccati per l’artigianato

Un altro tema delicato sollevato dal sindaco Stasi è quello legato ai fondi destinati all’artigianato. Stando a quanto riportato, ci sarebbero due milioni di euro che giacciono bloccati da cinque anni senza che siano stati pubblicati i bandi per renderli disponibili. Questa situazione, secondo il primo cittadino, rappresenta non solo uno spreco di risorse, ma anche un’incapacità da parte della Regione di sostenere un settore che è fondamentale per il tessuto economico locale. Stasi evidenzia come tale immobilismo incida sulla vita di molti artigiani che potrebbero beneficiarne.

La sua dichiarazione è incisiva: «Sull’artigianato ci sono due milioni fermi da cinque anni e neanche ci sono i bandi». Questa immobilità non è solo fonte di frustrazione per gli imprenditori locali, ma rappresenta anche un limite alla possibilità di innovazione e crescita del settore, il quale ha un potenziale inespresso che potrebbe apportare significativi benefici all’economia locale.

Iniziative concrete per i centri storici

La questione dei centri storici e del commercio è un altro punto cruciale su cui Stasi pone l’accento. Il sindaco rivendica l’impegno dell’amministrazione comunale nel valorizzare il commercio attraverso la creazione di un centro commerciale naturale e la valorizzazione degli spazi nei centri storici. Tuttavia, la mancanza di bandi da parte della Regione frena iniziative che potrebbero stimolare l’economia locale.

«Abbiamo trovato gli spazi in tutta la città e li abbiamo collocati nei centri storici, ma ancora i bandi non si vedono», afferma Stasi, evidenziando un evidente contrasto tra le misure locali e la mancanza di sostegno regionale. Secondo il sindaco, la situazione attuale potrebbe suggerire un’alternativa meno positiva. Affermando che l’assenza di bandi potrebbe essere dovuta a una preoccupazione da parte della Regione sul potenziale consenso che il sindaco potrebbe guadagnare, Stasi lancia un’accusa forte, richiamando l’attenzione sulla reale necessità di azioni concrete.

L’appello finale del sindaco è chiaro: mentre non si aspetta più interventi straordinari, la richiesta è che la Regione compia almeno il «minimo indispensabile» per sbloccare le risorse già disponibili e avviare progetti che sono essenziali per il rilancio economico di Corigliano-Rossano.

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