Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha rilasciato dichiarazioni incoraggianti riguardo al futuro della Metro C, nonostante le incertezze legate ai recenti tagli di fondi previsti nella manovra di bilancio. Intervenuto su TgCom24, Gualtieri ha sottolineato la sua fiducia nella possibilità di salvare l’infrastruttura, evidenziando l’importanza di recuperare le necessarie risorse.
La situazione attuale della Metro C
Gualtieri ha chiarito che il taglio di finanziamenti per la Metro C è stato un errore probabilmente non intenzionale, causato da tagli lineari senza una piena consapevolezza delle conseguenze. Ha evidenziato che la chiusura della linea a Piazzale Clodio non sarebbe solo scomoda, ma anche economicamente svantaggiosa, comportando costi maggiori. Infatti, il sindaco ha sollecitato una navigazione oltre la fermata attuale, puntando a raggiungere luoghi cruciali come lo Stadio Olimpico e l’Auditorium. L’obbiettivo di completare l’infrastruttura è essenziale non solo per il miglioramento del servizio pubblico, ma anche per il potenziamento del trasporto nella capitale.
Strategie e colloqui con il governo
Gualtieri ha rivelato di avere già avviato colloqui con esponenti del governo e membri dell’opposizione, notando che ci sono emendamenti bipartisan che mirano a recuperare i fondi necessari per la Metro C. Ha espresso gratitudine per i parlamentari, comprese le forze politiche di destra come Fratelli d’Italia e Forza Italia, che hanno presentato proposte per far fronte ai tagli. Tuttavia, il sindaco ha mantenuto un approccio cauto. Finché non vedrà i risultati ufficiali pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, si è detto prudente, nonostante il clima di ottimismo prevalente.
Le implicazioni dei tagli sui progetti futuri
Se i tagli non vengono reversiti, il progetto della Metro C subirà una battuta d’arresto critica. Gualtieri ha spiegato che, con l’attuale situazione, sarebbe impossibile progredire oltre Piazzale Clodio e pertanto il completamento della linea verrebbe fortemente compromesso, aumentando drammaticamente i costi e i tempi di esecuzione. La situazione attuale, con i cantieri che già arrivano a Piazza Venezia, proseguirà con la tratta T2, includendo le stazioni di Chiesa Nuova, San Pietro e Ottaviano; la mancanza di fondi metterebbe in grave rischio anche la successiva tratta T1, con le fermate Auditorium e Farnesina.
Gualtieri ha rimarcato l’importanza di continuare i lavori per garantire la funzionalità dell’infrastruttura e il suo pieno utilizzo. La presenza di ben due talpe destinate a lavorare da punti strategici come Venezia e Farnesina rappresenta una soluzione che evita disagi alla cittadinanza. Intervenire a Piazza Mazzini, sostituendo i piani originari, avrebbe significato creare un grave impatto su un quartiere altrimenti tranquillo.
Il futuro della Metro C di Roma, adesso più che mai, sembra essere appeso a un filo, mentre le parti interessate continuano a negoziare per preservare questo progetto cruciale per la mobilità della capitale.
Ultimo aggiornamento il 12 Novembre 2024 da Marco Mintillo