Il sollevamento del suolo nei Campi Flegrei: fenomeno di bradisismo riattivato

Il sollevamento del suolo nei Campi Flegrei: fenomeno di bradisismo riattivato

Aumento significativo del bradisismo nei Campi Flegrei: l’Osservatorio Vesuviano segnala un sollevamento del suolo di 30 millimetri al mese, richiedendo monitoraggio costante per la sicurezza della popolazione.
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Il sollevamento del suolo nei Campi Flegrei: fenomeno di bradisismo riattivato - Gaeta.it

Il recentissimo rialzo del suolo nella zona dei Campi Flegrei segna un nuovo capitolo nella storia di questo fenomeno vulcanico unico. Evidente da vari rapporti, il bradisismo, un processo di sollevamento e abbassamento del terreno, sta mostrando segni di intensificazione. Questo articolo esplora le ultime osservazioni dell’Osservatorio Vesuviano sull’andamento di questo fenomeno preoccupante per la popolazione di Pozzuoli e delle aree circostanti.

Sollevamento del suolo: i dati recenti

Nei giorni scorsi, l’Osservatorio Vesuviano ha pubblicato il bollettino settimanale che registra un aumento significativo del sollevamento del suolo dal 3 al 9 marzo 2025. Secondo i dati preliminari, la velocità media di sollevamento è stata di circa 30 millimetri al mese, un valore che spinge a una rilettura della situazione rispetto ai mesi precedenti. Questo incremento evidenzia una ripresa del bradisismo, un fenomeno che ha caratterizzato storicamente quest’area vulcanica.

Le informazioni provengono dalla stazione Gnss di Rione Terra, situata nel cuore di Pozzuoli, che segna l’epicentro della massima deformazione. È importante sottolineare che i dati forniti sono ancora soggetti a verifica e ulteriori analisi nel corso delle prossime settimane, pertanto la comunità scientifica rimane in fase di sorveglianza attenta, in attesa di nuove conferme.

Un aumento sorprendente della velocità di sollevamento

Il fenomeno del sollevamento nei Campi Flegrei non è una novità, ma quello che colpisce è la recente triplicazione della velocità di elevazione. Tra aprile e agosto 2024, la crescita era stata di circa 20 millimetri al mese, seguita da un rallentamento a 10 millimetri nei mesi successivi. La svolta si è verificata a metà febbraio, durante lo sciame sismico che ha compreso un terremoto di magnitudo 3.9, segnando un nuovo inizio per il ciclo bradisismico.

Successivamente a questo evento, il suolo ha mostrato un incremento di circa 1 centimetro nelle zone maggiormente interessate dal fenomeno. Questo rialzo è diminuito progressivamente man mano che ci si allontana dal centro della caldera, ma il dato totale dall’inizio del 2024, che segna un sollevamento complessivo di 23 centimetri, mette in luce l’intensità della situazione.

Monitoraggio e preparazione: un’attenzione costante

L’Osservatorio Vesuviano non perde di vista la situazione e prosegue un monitoraggio costante dell’evoluzione bradisismica. Si tratta di un processo complesso, soggetto a oscillazioni tra periodi di sollevamento e stabilità. La comunità scientifica è pronta a fornire aggiornamenti e valutazioni immediati per la protezione della popolazione.

In questa prospettiva è cruciale la continuità nel monitoraggio delle condizioni del suolo, nonché l’adozione di misure per tenere la popolazione informata e preparata. La memoria storica delle crisi sismiche negli anni ’70 e ’80, con l’evacuazione di migliaia di famiglie, è ancora viva tra gli abitanti di Pozzuoli. Tuttavia, grazie a moderne tecnologie e a un sistema di sorveglianza migliorato, oggi si opera con maggiore cognizione di causa e preparazione.

La crescente consapevolezza e l’esperienza accumulata nel tempo consentono di affrontare il bradisismo con un approccio più informato, mirato a garantire la sicurezza dei residenti e a monitorare con precisione gli sviluppi futuri.

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