Il supporto della Chiesa italiana si estende nel sud-est asiatico attraverso un’importante serie di progetti finanziati, mirati a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali. Dall’inizio del 1991, questi interventi hanno ricevuto fondi significativi grazie al meccanismo dell’8xmille. Le nazioni coinvolte, tra cui Indonesia, Papua Nuova Guinea e Timor Est, saranno visitate da Papa Francesco nel suo 45° viaggio apostolico, portando ulteriore attenzione alle tematiche sociali e di sviluppo nella regione.
Progetti in Indonesia: un milione di euro per l’istruzione
Un intervento significativo dal 1991
La Chiesa cattolica, attraverso l’8xmille, ha attivato un sostegno economico notevole in Indonesia, destinando oltre 13 milioni di euro a 61 progetti. Queste iniziative si concentrano prevalentemente su settori fondamentali come l’istruzione e la promozione delle opportunità per bambini e adolescenti. La cura particolare per le persone con disabilità è stata un elemento chiave di questo programma, mostrando un’attenzione concreta verso i gruppi più vulnerabili della società.
Risposta alle emergenze: il terremoto di Sulawesi
Nel gennaio 2021, un devastante terremoto ha colpito l’isola di Sulawesi, danneggiando gravemente le infrastrutture e le comunità locali. In risposta a questa emergenza, la Chiesa ha immediatamente mobilitato 500mila euro per assistenza alle vittime, realizzando interventi finalizzati a fornire aiuti essenziali e supporto alle popolazioni colpite. Questo gesto rientra in un più ampio impegno della Chiesa italiana volto a garantire supporto nei momenti di crisi, dimostrando la propria solidarietà in situazioni di difficoltà.
Interventi in Timor Est: educazione e centri di formazione
Un focus sull’alfabetizzazione
In Timor Est, i fondi destinati dalla Chiesa hanno avuto un impatto tangibile attraverso 27 progetti, per un totale di € 7.946.062. La priorità è stata l’alfabetizzazione e l’educazione delle giovani generazioni. Grazie a queste risorse, sono state create scuole e centri sociali, favorendo così un ambiente formativo adeguato per i ragazzi. L’obiettivo principale è quello di promuovere una cultura dell’apprendimento e dell’inclusione, dando una possibilità a tutti i bambini di accedere a un’istruzione di qualità.
Iniziative locali per lo sviluppo sociale
Accanto alla creazione di strutture educative, ci sono stati anche investimenti in centri di formazione professionale, volti a fornire competenze pratiche ai giovani. Queste iniziative non solo mirano a migliorare il livello di istruzione, ma anche a creare opportunità di lavoro e sviluppo economico a lungo termine per le comunità locali. La collaborazione con le autorità locali e le organizzazioni comunitarie è stata fondamentale per garantire il successo di questi progetti.
Progetti in Papua Nuova Guinea: un focus sulle scuole e la salute
La scuola Holy Trinity e altri progetti
In Papua Nuova Guinea, il supporto della Chiesa è particolarmente evidente attraverso la realizzazione di 45 progetti, per un investimento complessivo di € 7.049.483. Tra questi spicca la scuola superiore “Holy Trinity Humanistic School” nel villaggio di Baro, gestita dai missionari dell’Istituto del Verbo Incarnato. Questa istituzione educativa rappresenta un faro di speranza per la comunità, contribuendo a formare le giovani generazioni nel rispetto di valori etici e umani.
Sviluppo della salute e delle infrastrutture
Oltre all’istruzione, sono stati attuati interventi significativi per la promozione della salute, includendo iniziative a Port Moresby e in altre aree del Paese. Progetti mirati hanno fornito servizi sanitari essenziali, contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini. Inoltre, sono state realizzate strutture di alloggio a basso costo a Kokopo, rispondendo a un’esigenza di base per molte famiglie.
Questi interventi rappresentano non solo un impegno economico, ma un reale sostegno alle comunità, essenziale per costruire un futuro migliore e garantire opportunità di sviluppo. La visita di Papa Francesco, prevista per l’8 settembre, accenderà i riflettori su queste realtà e sulle sfide che ancora devono essere affrontate.