Il tar del Lazio ha deciso di non sospendere la penalizzazione di 4 punti comminata al Cosenza Calcio per irregolarità amministrative. La decisione arriva dopo che il tribunale federale nazionale della FIGC ha inflitto la sanzione nel corso della stagione di serie B 2024-2025. Il club calabrese aveva presentato ricorso al tribunale amministrativo, ma i giudici hanno ritenuto che non sussistessero i requisiti per un intervento cautelare. L’ordinanza punta a tutelare la regolarità della competizione proprio nelle fasi finali del campionato.
La valutazione del tar sul ricorso presentato da cosenza calcio
Il ricorso del Cosenza Calcio Srl contestava la penalizzazione inflitta per irregolarità amministrative riscontrate dalla giustizia sportiva. Il tar del Lazio, nelle sue valutazioni preliminari, ha richiamato l’esistenza di un rinvio pregiudiziale alla corte di giustizia europea, riguardante il rapporto tra il principio del giusto processo e le norme italiane che limitano il potere dei giudici nazionali nel sospendere sanzioni sportive. In questa fase, pur non escludendo la possibilità di tutela cautelare in astratto, il tar ha stabilito che, nel caso specifico, non si ravvisano elementi sufficienti per concedere la sospensione della penalità.
Criteri valutati dai giudici
I giudici amministrativi hanno quindi esaminato il requisito del pericolo imminente, detto “periculum”, valutandolo insufficiente per due motivi principali. Prima di tutto, la posizione in classifica del Cosenza rimarrebbe ultima anche nel caso di una sospensione momentanea della penalizzazione. Il club sarebbe comunque distante dalla zona salvezza, che in serie B corrisponde al quartultimo posto. In secondo luogo, il tar ha dato maggiore rilievo agli interessi della FIGC e delle altre squadre coinvolte, soprattutto per evitare che la modifica della classifica nelle ultime giornate possa compromettere lo svolgimento regolare della competizione e dei successivi play out conclusivi.
Gli aspetti giuridici e sportivi valutati nella decisione
Il tar ha analizzato anche l’applicazione delle norme contenute nel codice di giustizia sportiva della FIGC. Il tribunale ha confermato che l’azione disciplinare è stata adottata correttamente secondo la normativa in vigore. È stato evidenziato che il legale rappresentante della società, all’epoca dei fatti, ha compiuto azioni volontarie che hanno inciso sull’irregolarità amministrativa contestata. Questo elemento ha influenzato l’applicazione dell’articolo 6 del CGS, che disciplina la responsabilità diretta della società per il comportamento dei propri dirigenti.
Modello organizzativo e responsabilità
Inoltre, il tar ha sottolineato che il modello organizzativo e di prevenzione adottato dal Cosenza Calcio non riguardava l’illecito contestato. Questo significa che la società non aveva un sistema in grado di evitare specificamente la violazione riscontrata, elemento che contribuisce a giustificare la sanzione. Nel complesso, l’analisi degli atti ha confermato la legittimità delle misure disciplinari adottate dalla giustizia sportiva, senza errori procedurali evidenti.
Impatti della sentenza sulla classifica e la chiusura del campionato serie b 2025
La decisione del tar arriva in una fase delicata del campionato di serie B, con poche giornate rimanenti e la necessità di definire promozioni, salvezze e retrocessioni. L’annullamento o la sospensione della penalizzazione avrebbe influito marginalmente sulla posizione del Cosenza. Il club resta comunque all’ultimo posto in classifica con pochi punti di distanza dalla quartultima posizione.
Rischi per la regolarità del campionato
La sentenza evidenzia come una modifica tardiva della classifica possa generare problemi organizzativi e sportivi importanti. In particolare, si rischierebbe di compromettere la regolarità dello svolgimento dei play out, elementi fondamentali per definire la permanenza nelle serie professionistiche. La tutela di questi momenti finali appare prioritaria, e il tar ha considerato questo aspetto prevalente sugli interessi assunti dalla società ricorrente.
Infine, il tribunale ha rimarcato che l’eventuale violazione rilevata, anche se accertata in futuro, dovrebbe portare a una riduzione solo parziale della sanzione. Questo renderà poco impattante qualunque decisione modificativa sulla penalizzazione, il che ha pesato sulla decisione di non concedere misure cautelari urgenti. Il Tar del Lazio ha così confermato un orientamento rigoroso rispetto alla disciplina sportiva nazionale, garantendo la continuità del campionato senza interferenze esterne nei momenti conclusivi.