Il TAR del Lazio sospende l’affidamento del servizio di macellazione al Centro Carni di Roma

Il TAR del Lazio sospende l’affidamento del servizio di macellazione al Centro Carni di Roma, accogliendo il ricorso del Consorzio Servizi Annonari e sollevando interrogativi sulla gestione pubblica.
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Il TAR del Lazio sospende l'affidamento del servizio di macellazione al Centro Carni di Roma - (Credit: abitarearoma.it)

La vicenda che coinvolge il Consorzio Servizi Annonari e l’affidamento del servizio pubblico di macellazione al Centro Carni di Roma ha preso una piega inaspettata. Dopo soli due giorni dal ricorso presentato dal CSA contro la decisione dell’assessore alle Attività Produttive, Monica Lucarelli, il TAR del Lazio ha emesso un decreto di sospensione del provvedimento. Questo evento segna una tappa rilevante nel complicato dibattito riguardante la gestione di uno dei principali centri di macellazione della capitale.

Il provvedimento del TAR del Lazio

Il tribunale amministrativo ha deciso di intervenire immediatamente sulla questione, accogliendo in parte le istanze avanzate dal Consorzio Servizi Annonari, rappresentato dal presidente Fabrizio Forti. L’oggetto del contendere è l’affidamento diretto dei servizi di macellazione della struttura alla Diana società cooperativa di Roma, una decisione che il CSA ha contestato sostenendo che non ci fossero motivazioni sufficienti per giustificare una tale manovra.

La decisione del TAR non solo sospende l’affidamento, ma invita anche a operare con cautela fino alla definizione dell’udienza, dove saranno esaminate in dettaglio le condizioni che hanno portato alla contestata decisione dell’assessore Lucarelli. Fabrizio Forti ha espresso soddisfazione per la repentina azione del tribunale, mettendo in evidenza come essa faccia chiarezza in una situazione alquanto nebulosa, contribuendo a mantenere la legalità e la trasparenza nelle operazioni del Centro Carni.

Le ragioni del ricorso del CSA

La posizione del CSA, come sottolineato dallo stesso Forti, si basa su preoccupazioni concrete riguardanti la gestione degli affidamenti nel settore pubblico. La frettosa decisione di escludere il CSA alla scadenza della concessione ha sollevato non solo interrogativi interni, ma ha anche destato l’attenzione degli operatori del settore, da sempre attenti alle dinamiche che regolano il mercato della macellazione nella capitale. Il CSA è da anni operante nel Centro Carni, e la sua gestione è stata considerata da molti come un esempio di professionalità e dedizione.

Le accuse di irregolarità, sollevate pubblicamente dall’assessore, hanno sollecitato necessità di chiarimenti che non sono mai stati forniti in modo esaustivo. L’intervento del TAR, dunque, si configura come una necessaria riflessione sulla trasparenza delle procedure pubbliche e sull’importanza di garantire che le scelte amministrative siano sempre motivate da criteri chiari e oggettivi.

Il futuro del Centro Carni e il bando europeo

In un contesto già complesso, non si può dimenticare che il Campidoglio ha avviato un bando europeo per l’affidamento triennale dei servizi di macellazione al Centro Carni. Questa azione, pubblicata recentemente sul sito ufficiale del Comune di Roma, dà ulteriore risalto al processo di ristrutturazione e gestione dei servizi legati alla macellazione. L’iniziativa mira a garantire una maggiore trasparenza e competitività nel settore, aprendo le porte a nuovi operatori e favorendo pratiche più consapevoli e giuridicamente tutelate.

Tuttavia, le polemiche non accennano a placarsi. Con l’udienza del TAR in programma e l’attesa che si faccia chiarezza sulle asserite “leggerezze” nella gestione del CSA, il futuro del Centro Carni rimane incerto. Sarà compito di questa nuova fase valutare l’idoneità delle offerte presentate e le capacità degli operatori coinvolti, assicurando che ogni decisione sia presa nell’interesse pubblico e in conformità alle normative vigenti.

Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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