Il teatro di Napoli ospita lo spettacolo 'Se dicessimo la verità. Ultimo capitolo' contro la mafia

Il teatro di Napoli ospita lo spettacolo ‘Se dicessimo la verità. Ultimo capitolo’ contro la mafia

Il Teatro Nuovo di Napoli ospita “Se dicessimo la verità. Ultimo capitolo”, uno spettacolo che affronta mafia e corruzione, promuovendo il dibattito sulla legalità e la giustizia sociale.
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Il teatro di Napoli ospita lo spettacolo 'Se dicessimo la verità. Ultimo capitolo' contro la mafia - Gaeta.it

Giovedì 20 marzo, alle ore 20, il Teatro Nuovo di Napoli si prepara ad accogliere un evento di grande rilevanza culturale e sociale. ‘Se dicessimo la verità. Ultimo capitolo‘ è lo spettacolo che si inserisce nel progetto di sensibilizzazione ‘Palcoscenico della Legalità’. Creato da Giulia Minoli e messo in scena dalla regista Emanuela Giordano, questo allestimento mira a riflettere sulle problematiche legate alla mafia e alla corruzione, con la partecipazione straordinaria del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e del procuratore Nicola Gratteri, che interverrà al termine della rappresentazione.

Un impegno teatrale contro la mafia

Lo spettacolo, presentato dal Centro Teatrale Bresciano, dal Piccolo Teatro di Milano, dal Teatro Stabile di Bolzano e dalla Fondazione TRG, è patrocinato dalla Fondazione della Comunità Bresciana, ed è promosso dal Teatro Pubblico Campano e dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale. Un ensemble di attori di talento, tra cui Anna Manella, Simone Tudda, Lucia Limonta e Daniele Molino, porta in scena una drammaturgia intensa e coinvolgente, frutto di una ricerca approfondita sui mali che affliggono la società contemporanea.

Se dicessimo la verità‘ rappresenta una svolta, poiché non si limita a raccontare storie passate, ma affronta la realtà attuale, sottolineando come il fenomeno mafioso si sia evoluto nel contesto della globalizzazione e della finanza internazionale. Le autrici, Minoli e Giordano, grazie a una narrazione viva e dinamica, riescono a dare voce a vicende ancora poco conosciute, dando così al pubblico l’opportunità di riflettere e confrontarsi con informazioni critiche riguardo al potere criminale e alle sue ramificazioni.

Riflessioni sulla corruzione e il potere criminale

L’intento del progetto ‘Palcoscenico della Legalità’, nato nel 2013, è di coinvolgere la comunità attraverso il teatro, rendendo attivi gli spettatori in un dibattito necessario sulla legalità e la giustizia sociale. La drammaturgia di ‘Se dicessimo la verità‘ esplora temi di grande attualità: i legami tra criminalità e istituzioni pubbliche, i ruoli dei professionisti che fungono da intermediari tra il crimine e la società, e gli imprenditori che si trovano a dover navigare un panorama caratterizzato da conflitti di interesse e scelte difficili.

Un elemento cruciale dello spettacolo è l’analisi della ‘ndrangheta al Nord Italia, evidenziando come questa organizzazione criminale minacci non solo l’assetto urbanistico delle città, ma anche le regole sociali e storiche che le caratterizzano. Attraverso una narrazione diretta e coraggiosa, si pongono interrogativi sul nostro presente e sul futuro della società, invitando il pubblico a prendere consapevolezza e responsabilità.

Storie di vita e giustizia sociale

Se dicessimo la verità. Ultimo capitolo‘ non è solamente un’opera teatrale, ma un invito aperto ad affrontare la verità sul fenomeno mafioso e a non restare indifferenti. Si mettono in scena le esperienze di chi ha vissuto sulla propria pelle le conseguenze della criminalità organizzata: i figli delle vittime, i giornalisti d’inchiesta, i testimoni di giustizia e gli attivisti sociali. Queste storie, spesso trascurate dai media, diventano centrali per comprendere la complessità di un fenomeno che pervade ogni aspetto della vita civile.

Le autrici del progetto continuano a raccogliere testimonianze e riflessioni, poiché il teatro non è un semplice intrattenimento, ma uno strumento di formazione e discussione. L’invito è chiaro: il pubblico viene incoraggiato a partecipare attivamente alle conversazioni su diritti e doveri, affinché la coscienza collettiva non venga sopraffatta dalla rassegnazione. Con ‘Se dicessimo la verità‘, si propone un’esperienza che stimola la curiosità e offre spunti di riflessione sui temi della giustizia e dell’impegno civico.

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