Il Teatro Nuovo di Napoli è pronto a dare il benvenuto al nuovo anno con un’opera che promette di stimolare pensieri e riflessioni sulle conseguenze devastanti della guerra. Giovedì 9 gennaio, alle ore 21, debutta ‘Le Troiane ‘, uno spettacolo che attinge dalle opere di Euripide e si avvale di un adattamento unico firmato da Sartre e da riscritture di Seneca. Questa prima rappresentazione prosegue fino a domenica 12 gennaio e coinvolge un cast di attrici talentuose, tra cui Imma Villa, Mariachiara Falcone, Cecilia Lupoli e Serena Mazzei, con costumi di Antonella Mancuso e musiche di Paolo Coletta. Il regista Carlo Cerciello guida l’allestimento, sostenuto da Anonima Romanzi Teatro Elicantropo e dalla Fondazione Teatro Due di Parma.
Un dramma che parla ai contemporanei
La tragedia scritta nel 415 a.C. da Euripide è considerata come un messaggio diretto alle generazioni future, un appello a non ripetere gli errori che hanno condotto alla distruzione. Secondo una nota di presentazione, oggi quel messaggio appare come “carta straccia”, e il testo, che in passato denunciava l’ingiustizia e la disumanità dei conflitti, sembra non riuscire a toccare le “narcotizzate coscienze” della società moderna. I media spesso banalizzano i temi complessi, trasformando la tragedia in un confronto riduttivo tra ragione e torto, che privilegia sempre i più forti. L’idea centrale occupa uno spazio cruciale nel dialogo contemporaneo, rappresentando una critica alla superficialità con cui trattiamo le lotte umane e la sofferenza.
Il contesto storico della guerra di Troia è evidenziato nella rivisitazione dell’opera. Il conflitto non scaturì solo da motivi di onore, ma era fondato su interessi economici e di potere. Le vittime, rappresentate dai personaggi femminili, sono descritte come figure in balia di una propaganda che le acceca, rendendole incapaci di percepire le autentiche motivazioni che hanno scatenato il conflitto. Specialmente per quanto riguarda Elena, il personaggio viene additato come principale colpevole della guerra, senza che le altre dinamiche vengano mai considerate.
Un adattamento ricco di contaminazioni
Carlo Cerciello rivela che l’adattamento di ‘Le Troiane’ non rimane limitato al solo testo di Euripide, ma si arricchisce attraverso un mix di elementi provenienti da altre opere, come quelle di Sartre e Giraudoux, oltre a ulteriori scritti di Euripide stesso. Questo approccio permette di ampliare l’orizzonte tematico, rendendo l’opera non solo attuale ma anche complessa, in grado di affrontare le sfide interpretative del nostro tempo.
La rappresentazione conserva la tematica di fondo che contraddistingue la tragedia euripidea, ovvero la critica all’ingiustizia della guerra. Tuttavia, questo allestimento si discosta dalle tradizionali polarità tra vittime e carnefici, nel tentativo di indagare le zone grigie delle conflittualità umane. Il teatro diventa così uno spazio di confronto dove emergono le complessità anche delle figure storiche come Elena di Troia, già delineata da Euripide come una vittima innocente delle circostanze.
Un messaggio attuale e provocatorio
L’interpretazione di Elena nella tragedia di Euripide del 412 a.C. pone interrogativi sulla sua reale responsabilità nel conflitto. La figura della Tindaride viene rappresentata come non colpevole, poiché la sua bellezza e virtù vengono strumentalizzate da forze esterne. La guerra scaturita è così presentata come un conflitto per un “fantasma”, piuttosto che per un vero disegno. Elena diventa quindi simbolo di una propaganda bellica, una sorta di fake news ante litteram. Anche se in passato la sua figura è stata ammantata di nobiltà, oggi emerge chiaramente il pregiudizio sociale che ha condizionato la sua vita.
Questa rappresentazione suscita riflessioni sulle dinamiche del potere e sulle scelte che sono lontane dalla verità, rendendo ‘Le Troiane’ non solo un contesto drammatico, ma un palcoscenico significativo per interrogarsi sulle ingiustizie che persistono nel mondo moderno. Ogni personaggio sul palcoscenico si fa portavoce di una narrazione di dolore e resistenza, costruendo un legame tra il passato e le realtà contemporanee.
Ultimo aggiornamento il 6 Gennaio 2025 da Armando Proietti