Il teatro romano di Claterna: un patrimonio culturale riaffiora grazie a nuove scoperte

Il teatro romano di Claterna: un patrimonio culturale riaffiora grazie a nuove scoperte

Il Ministero della Cultura destina 2,2 milioni di euro per il restauro del teatro romano di Claterna, puntando a valorizzare il sito con eventi culturali dal vivo entro il 2027.
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Il teatro romano di Claterna: un patrimonio culturale riaffiora grazie a nuove scoperte - Gaeta.it

Un recentissimo ritrovamento ha quello che sembra un pezzo di storia dal passato. Un braccialetto indossato da una spettatrice al teatro di Claterna ha perso un monile in vetro che rappresenta una maschera teatrale, un reperto che ora torna agli onori della cronaca. Queste scoperte sono il frutto delle ultime attività di scavo, che hanno dato nuova vita al teatro romano della città di Claterna, situata nel Bolognese. Questo monumento, che risale al II secolo a.C., racconta non solo del passato glorioso della città, ma sottolinea anche il suo ruolo privilegiato nei legami commerciali con Roma.

Nuovi finanziamenti per il teatro di Claterna

Il Ministero della Cultura ha annunciato un significativo stanziamento di 2,2 milioni di euro per il triennio 2025-2027, destinato a garantire il restauro e la valorizzazione del teatro romano di Claterna. Di questi, 600mila euro saranno utilizzati specificamente per restauro, valorizzazione e riutilizzo del sito. Questo investimento non solo aiuterà a preservare un’importante eredità culturale, ma consentirà anche di riportare alla comunità un luogo carico di storia. La presentazione di questa iniziativa si è tenuta a Ozzano dell’Emilia, alla presenza della sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, del sindaco Luca Lelli e della Soprintendente archeologica Francesca Tomba.

Il progetto non mira solo a preservare i resti ma anche a rendere il teatro un punto di attrazione per il pubblico. L’obiettivo è quello di organizzare eventi e spettacoli dal vivo già a partire dall’estate 2027, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza culturalmente arricchente. Prevedendo l’utilizzo di strutture rimovibili in legno, si vuole facilitare la partecipazione di tutti a eventi che uniscono moderna fruizione culturale e tradizione storica.

Le scoperte recenti: un patrimonio da esplorare

Il teatro romano di Claterna non è l’unico tesoro scoperto nelle recenti campagne di scavo. Insieme al teatro, gli archeologi hanno riportato alla luce resti di un foro, strade antiche, la Domus dei Mosaici e complessi termali, oltre a una collezione di monete in argento e bronzo, e a gemme oreficerie dedicate a varie divinità. Questi ritrovamenti, che rivelano la ricchezza culturale e commerciale dell’area, mettono in evidenza quanto Claterna fosse un centro vitale lungo la via Emilia, strategicamente posizionata tra Bologna e Imola.

La Soprintendenza di Bologna sta operando con grande impegno per valorizzare queste scoperte e renderle fruibili. Le strutture rinvenute non solo arricchiscono la storia locale, ma anche il panorama culturale dell’intera regione. Questi restauri e scavi sono una testimonianza della continua ricerca di identità e memoria collettiva, che trova nel patrimonio archeologico un elemento fondamentale per il dialogo tra passato e presente.

Un futuro di eventi culturali nel segno della storia

La sottosegretaria Lucia Borgonzoni ha espresso entusiasmo per quanto il sito di Claterna ha da offrire. Ha affermato che i nuovi fondi, che saranno disponibili fino al 2027, permetteranno di restituire alla comunità un luogo ricco di memoria, dove la cultura possa prosperare e essere apprezzata in modo attivo. La visione a lungo termine è quella di far del teatro non solo un monumento del passato, ma un palcoscenico vivo, luogo di interazione culturale attraverso eventi dal vivo.

Il progetto di valorizzazione del teatro romano di Claterna rappresenta non solo una forma di preservazione, ma anche un modo per coinvolgere le nuove generazioni in un’importante eredità culturale. Claterna si prepara a riscoprire e riaffermare il suo ruolo nel contesto culturale moderno, rendendo accessibile una storia ricca e affascinante, proprio quando la comunità e i visitatori potrebbero averne più bisogno.

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