Il Thanksgiving Day, un’importante festività americana che si celebra il quarto giovedì di novembre, è un momento di riunione familiare e di gratitudine che segna l’inizio della stagione natalizia. Questa tradizione, che trae le sue origini dalle celebrazioni dei Padri Pellegrini a Plymouth nel 1621, continua a essere un rituale significativo per milioni di americani. Quest’anno, il 28 novembre, il tacchino ripieno sarà protagonista sulle tavole mentre nuove tendenze come il “Friendsgiving” guadagnano popolarità.
La tradizione del Thanksgiving Day
Il Thanksgiving Day è molto di più di una semplice celebrazione; è un momento per riflettere e dare grazie per i frutti del raccolto e le benedizioni ricevute. L’evento si concentra principalmente su un ricco pasto che tradizionalmente include tacchino, purè di patate, salsa ai mirtilli e altri contorni, riunendo famiglie per festeggiare insieme. La celebrazione ricorda l’unione tra i coloni europei e le popolazioni native americane, che hanno condiviso risorse e sapori in un’epoca di grande incertezza.
Nel corso degli anni, il Thanksgiving ha assorbito diverse influenze culturali e gastronomiche, evolvendosi da un evento locale a una celebrazione nazionale che vede partecipare persone di tutte le etnie. Nonostante la pandemia abbia modificato alcune pratiche negli ultimi anni, il valore della riunione familiare e della condivisione resta invariato, rendendo il giorno uno dei più importanti sull’agenda degli americani.
L’ascesa del “Friendsgiving”
Negli ultimi anni, una nuova tendenza ha preso piede tra i giovani e le persone lontane dalle proprie famiglie: il “Friendsgiving”. Questo termine si riferisce a una celebrazione alternativa del Thanksgiving in cui amici si riuniscono per un pasto condiviso, mantenendo il concetto di gratitudine ma con un’atmosfera più informale. Secondo un report di W il Pollo, il 45% degli americani prevede di partecipare a un Friendsgiving piuttosto che tornare a casa per la festività tradizionale.
Mensilmente, il Friendsgiving è spesso organizzato come evento “potluck”, dove ogni partecipante porta un piatto da condividere. Questo approccio flessibile rende la celebrazione più accessibile e creativa. I piatti, pur mantenendo una certa aderenza alla tradizione, possono variare notevolmente, riflettendo le diverse culture e i gusti dei partecipanti. In questo modo, anche chi non è in grado di tornare a casa trova un’opportunità per celebrare questa festività in modo significativo.
Thanksgiving in Italia: una festività sempre più diffusa
Negli ultimi anni, il Thanksgiving ha trovato terreno fertile anche in Italia, dove eventi e celebrazioni sono aumentati. Come per molte altre festività americane, quali Halloween o il Black Friday, anche il Thanksgiving ha conquistato un buon numero di seguaci nel Bel Paese. Un’analisi di Unaitalia ha evidenziato come anche agli italiani piaccia il tacchino, confermato da un consumo pro capite di 3,99 kg.
Nel 2023, la carne di tacchino si è posizionata come la seconda più consumata tra le carni bianche, subito dopo il pollo, come dimostrano anche i dati del primo semestre del 2024. La diffusione di piatti ispirati alla tradizione del Thanksgiving ha trovato spazio nei ristoranti e nei menu di molti locali, rendendo la festività una realtà affermata anche in Italia.
Con il crescere della comunità di americani residenti nel nostro paese, o semplicemente amanti della cultura americana, gli eventi legati al Thanksgiving offrono un’opportunità di scambio culturale unico, celebrando non solo la giornata, ma anche i legami che uniscono culture diverse.
Ultimo aggiornamento il 26 Novembre 2024 da Laura Rossi