Il recente pronunciamento del Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento ha suscitato un certo interesse, in quanto ha rigettato il ricorso presentato dagli Ordini professionali. Questi avevano richiesto l’applicazione integrale della normativa riguardante l’equo compenso in merito alla gara per la progettazione del nuovo ospedale del Trentino. La gara, che ha visto la sua aggiudicazione nel febbraio scorso, è stata vinta da un raggruppamento di operatori italiani e spagnoli, supportati da due studi professionali locali.
La decisione del tribunale
I giudici del TRGA, come riferito dalla Provincia di Trento, hanno motivato la loro decisione evidenziando che il Codice degli appalti e contratti pubblici offre un quadro normativo “compiuto e autosufficiente” per quanto riguarda i corrispettivi. Questo include sia i compensi per i professionisti coinvolti che altre questioni relative alla definizione dei costi. Di conseguenza, la legge sull’equo compenso non può trovare applicazione diretta nelle gare come quella relativa al nuovo ospedale.
L’orientamento del Consiglio di Stato, che si allinea con questa visione, è stato un elemento chiave nella decisione. Ha quindi preso piede un’integrazione di normative che mira a garantire la coerenza nelle procedure riguardanti appalti e mobilizzazione di risorse in progetti pubblici. Questo aspetto normativo si è rivelato cruciale per riflettere l’adeguatezza delle scelte fatte dall’Amministrazione provinciale.
Competenze e ribassi nell’ambito dei contratti pubblici
Il TRGA ha anche sottolineato un ulteriore elemento nella sua sentenza. È stato chiarito che, nel caso specifico, non si applica il correttivo del Codice appalti, il quale consente ribassi fino al 35% sulle offerte presentate. Questa normativa è stata introdotta successivamente rispetto alla procedura di gara, suggerendo che le regole vigenti al momento della gara rimangono prevalenti. Ecco una conferma della necessità di operare sempre in conformità alle normative esistenti, evitando di introdurre modifiche dopo l’avvio delle procedure.
Questa precisazione rappresenta un ulteriore passo importante verso una maggiore chiarezza in materia di appalti pubblici e di come le normative devono essere applicate. La riduzione dei compensi per i professionisti resta una questione aperta, ma il TRGA ha voluto chiarire che non vi è stata violazione delle procedure o delle normative approvate per la realizzazione dell’opera.
La posizione dell’Amministrazione provinciale
La sentenza del TRGA è vista come un riconoscimento del lavoro svolto dall’Amministrazione provinciale, impegnata a garantire un processo di assegnazione che rispetta le norme vigenti. Il presidente Maurizio Fugatti ha espresso soddisfazione per il verdetto, che conferma la correttezza delle decisioni prese durante l’intero iter di affidamento del progetto per la nuova infrastruttura, considerata strategica per la comunità trentina. L’ospedale del Trentino rappresenta da tempo un tema centrale nel dibattito pubblico, poiché risponde a un’esigenza indiscutibile di risorse sanitarie.
Il presidente ha sottolineato l’importanza di portare avanti una progettazione che risponda alle necessità della popolazione e agli standard richiesti. La sentenza, quindi, non solo valorizza le scelte dell’Amministrazione, ma si delinea come un passo importante verso la realizzazione di una struttura che potrebbe migliorare significativamente i servizi sanitari nella regione.