Il turismo in Emilia-Romagna: un connubio tra verde e bianco per il rilancio delle montagne

Il turismo in Emilia-Romagna: un connubio tra verde e bianco per il rilancio delle montagne

Michele de Pascale annuncia un piano strategico per sviluppare il turismo sostenibile in Emilia-Romagna, integrando turismo bianco e verde, con investimenti di 70 milioni di euro per rilanciare le aree montane.
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Il turismo in Emilia-Romagna: un connubio tra verde e bianco per il rilancio delle montagne - Gaeta.it

Il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ha recentemente fatto un’importante dichiarazione riguardo al futuro del turismo nelle aree montane. Durante una conferenza stampa a Lizzano in Belvedere, nel comprensorio sciistico del Corno alle Scale, ha sottolineato l’importanza di sviluppare simultaneamente il turismo verde e quello bianco. Questa visione è fondamentale per garantire non solo un’efficace crescita economica, ma anche per preservare l’ossigeno necessario alla vita e al lavoro, creando così opportunità per le generazioni future.

L’importanza di un turismo sostenibile

Michele de Pascale ha chiarito che non possiamo pensare di pianificare un futuro se non ci prendiamo cura dell’ambiente. L’equilibrio tra turismo bianco, legato alle attività invernali, e turismo verde, associato a escursionismo e presente nelle altre stagioni, è essenziale. I dati attuali presentano numeri contrastanti; il turismo bianco ha storicamente attratto più visitatori rispetto a quello verde. Questa disparità rappresenta una sfida, poiché senza una strategia ben definita per il verde, il turismo regionale rischia di non essere sostenibile nel lungo termine.

Una visita ai luoghi emblematici

La conferenza si è svolta nei pressi delle piste di sci, luoghi storici che hanno visto grandi atleti come Alberto Tomba cimentarsi in emozionanti discese. L’area di Lizzano in Belvedere, un tempo percepita come la “Cortina dell’Emilia-Romagna”, ha vissuto momenti difficili nel corso degli anni. Tuttavia, è in atto un piano di recupero per rivalutare la montagna bolognese e il suo potenziale turistico. Durante l’incontro, la sindaca di Lizzano, Barbara Franchi, ha messo in evidenza l’importanza storica e culturale di questi luoghi, che hanno avuto un ruolo chiave nel turismo locale.

Opportunità per il turismo emiliano-romagnolo

Durante il suo intervento, de Pascale ha evidenziato le opportunità che la montagna emiliana offre, in confronto a destinazioni di altre regioni italiane, che attualmente presentano costi elevati rendendole poco accessibili per molte famiglie. Il Governatore ha ribadito che c’è spazio per una significativa crescita, anche grazie a politiche strategiche mirate a rivalutare il patrimonio naturale e attrarre turisti. Il grande obiettivo è quello di riconquistare ben 4,4 milioni di emiliano-romagnoli.

Investimenti per il futuro

Per supportare la rinascita del turismo nelle montagne, la Regione ha previsto un ingente investimento di 70 milioni di euro per l’intero Appennino, con 13 milioni destinati in particolare alla montagna bolognese. Questi fondi saranno utilizzati per migliorare le infrastrutture turistiche e promuovere attività che richiamino visitatori sia per sport invernali sia per escursioni estive. De Pascale ha insistito sul fatto che è fondamentale avere una strategia chiara anche per attrarre turisti internazionali, con l’intento di incentivare soggiorni prolungati che arricchiscono il patrimonio locale.

Verso un turismo integrato

L’idea di coniugare i due segmenti turistici è un passo essenziale per sostenere non solo l’economia di queste aree, ma per promuovere anche un approccio ecologico e sostenibile. Coerentemente con le esigenze del mercato attuale, dove la sensibilità verso l’ambiente è aumentata notevolmente, l’Emilia-Romagna si propone di posizionarsi come un punto di riferimento per un turismo consapevole e rispettoso delle risorse naturali.

Con un piano strategico ben definito e investimenti mirati, l’Emilia-Romagna è pronta a rilanciarsi come meta di eccellenza per il turismo, sia in inverno che nei mesi estivi, creando una sinergia duratura tra turismo bianco e verde.

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