Il discorso del Ministro del Turismo Daniela Santanchè durante la 41ª Assemblea Nazionale dell’ANCI, tenutasi a Torino, ha messo in luce l’importanza cruciale dei sindaci e delle comunità locali nel promuovere il settore turistico. La Santanchè ha descritto il turismo come un elemento chiave per le economie locali, sottolineando il potenziale inespresso di un patrimonio culturale e gastronomico unico al mondo. Con le sue parole, il Ministro ha richiamato l’attenzione su un tema di fondamentale importanza per la crescita e lo sviluppo delle piccole e medie realtà italiane.
Il ruolo centrale del turismo nell’economia locale
Durante il suo intervento, Santanchè ha dichiarato: “Il turismo è dirimente per le economie di quasi tutti i comuni italiani.” Questa affermazione mette in evidenza una verità spesso trascurata: l’industria del turismo non solo attrae visitatori, ma contribuisce anche a sostenere le piccole imprese, le artigianerie, e il settore della ristorazione nei vari territori. I comuni che investono nel turismo possono trarre benefici significativi, poiché la spesa dei turisti si traduce in opportunità lavorative e incremento del reddito locale.
L’Italia, con le sue decine di migliaia di chilometri di coste, montagne e colline, offre un’ampia gamma di attrazioni turistiche. Tuttavia, non è solo la bellezza naturale ad attrarre i visitatori. È il ricco mosaico di culture, tradizioni e storie che si trovano in ogni angolo del Paese. La Santanchè ha altresì sottolineato che c’è “tanta voglia d’Italia nel mondo.” Questo fervore internazionale rappresenta un’opportunità per i comuni italiani di diversificare e rinnovare la loro offerta turistica, attirando flussi di visitatori sempre più interessati all’autenticità e alla qualità.
L’importanza dei borghi italiani e delle loro eccellenze eno-gastronomiche
Santanchè ha dedicato una parte significativa del suo discorso ai 5.600 borghi italiani, luoghi che custodiscono una ricchezza culturale e un patrimonio gastronomico inestimabile. Ha sottolineato che oltre il 90% delle eccellenze eno-gastronomiche dell’Italia proviene da questi piccoli centri. Questi borghi non sono solo mete turistiche, ma vere e proprie culle di tradizioni culinarie e artigianali che meritano di essere conosciute e valorizzate.
La promozione di questi luoghi, attraverso eventi, festival e percorsi enogastronomici, può rappresentare una leva importante per attrarre visitatori. Il Ministero del Turismo e i sindaci possono unirsi per orchestrare campagne mirate che raccontino la storia unica di ciascun borgo, enfatizzando la sua unicità e autenticità. Ciò non solo contribuirà a risollevare l’economia locale, ma anche a preservare e valorizzare tradizioni che rischiano di andare perdute.
Un appello all’unità per il rilancio del patrimonio turistico italiano
Il messaggio di unione e collaborazione è stato uno dei temi fondamentali del discorso di Santanchè. Per raggiungere risultati tangibili, i sindaci e le amministrazioni locali devono lavorare insieme, superando le divisioni per il bene comune. La valorizzazione del patrimonio culturale e turistico italiano richiede uno sforzo congiunto che coinvolga tutti i livelli di governo.
Riportare l’Italia al centro della scena turistica mondiale non è solo una questione di promozione, ma richiede anche investimenti in infrastrutture, servizi e nella formazione degli operatori del settore. La Santanchè ha esortato i partecipanti all’assemblea a mettere in campo strategie innovative che possano rispondere alle sfide attuali e future, rendendo l’Italia un leader riconosciuto nel panorama del turismo globale. Questo è un momento cruciale per ripensare e rinvigorire l’offerta turistica del nostro Paese, partendo dalla valorizzazione delle risorse locali e dalla creazione di una rete solida di collaborazione tra i diversi attori coinvolti.
Ultimo aggiornamento il 22 Novembre 2024 da Marco Mintillo