Milano colpita dall’antisemitismo: vandalizzato un murale dedicato a Liliana Segre
Un nuovo, inquietante atto di antisemitismo ha scosso Milano, interessando un murale dedicato alla senatrice Liliana Segre, che rappresenta un’importante figura legata alla memoria della Shoah e al drammatico periodo del nazismo. Il murale, creato dall’artista contemporaneo aleXsandro Palombo, si trovava sui muri della caserma in via Michele Amari ed è stato recentemente vandalizzato. L’opera è stata deturpata da scritte ostili e simboli che screditano la memoria di una delle più celebri testimoni delle atrocità subite dagli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma non solo: le figure di altri importanti simboli della Shoah, come Edith Bruck e Sami Modiano, hanno anch’esse subito atti vandalici.
Il 27 aprile 2025 il murale, che avrebbe dovuto essere un simbolo di ricordo e di tolleranza, è stato danneggiato in un episodio che riporta alla luce questioni mai risolte legate all’antisemitismo in Italia. Il gesto non solo offende direttamente Liliana Segre, ma colpisce l’intera comunità ebraica e rappresenta un attacco alla storia e alla memoria condivisa. Il vandalismo ha suscitato indignazione e sconcerto, evidenziando la necessità di azioni concrete per contrastare sentimenti di odio e intolleranza che anche oggi si manifestano in vari modi.
Il murale cancellato aveva il intento di rappresentare la lotta contro l’antisemitismo e la ricerca di un futuro libero da pregiudizi. La decisione di attaccare un’opera dedicata alla memoria di persone che hanno vissuto esperienze indicibili è un chiaro segnale di quanto sia ancora importante proteggere la memoria storica. Le scritte apparse sul murale riflettono una mentalità che va contrastata non solo a Milano, ma in tutto il Paese.
Liliana Segre e il suo impegno
Oggi, nell’occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione di Milano, Liliana Segre ha partecipato a una cerimonia commemorativa presso il Memoriale della Shoah, sottolineando l’importanza della memoria storica e del contributo della Guardia di Finanza nella lotta contro il nazismo. Segre ha dedicato la sua vita a mantenere viva la memoria della Shoah, raccontando la propria esperienza personale e combattendo contro il negazionismo e l’antisemitismo. La sua figura è diventata simbolo di resilienza e speranza.
Durante l’evento, ha richiesto ai presenti di non dimenticare mai le atrocità del passato, sottolineando l’importanza di educare le nuove generazioni sui temi della tolleranza e del rispetto. La sua voce risuona forte contro le ingiustizie, invitando tutti a vigilare su ogni forma di discriminazione.
Il danno al murale appare quindi come un tentativo non solo di attaccare Segre, ma di silenziare un messaggio di pace e memoria. In questo contesto, le azioni di vandalismo diventano un ulteriore stimolo a continuare a lottare per i diritti di tutti, affinché simili episodi non si ripetano in futuro.
Reazioni della comunità e delle autorità
Le reazioni al vandalismo sono state molte e variegate. La comunità ebraica milanese ha espresso la propria condanna, chiedendo che tali atti vengano puniti con severità e considerati un reato contro la memoria collettiva. Diverse autorità locali, tra cui il sindaco di Milano, hanno parlato di un atto inaccettabile che non deve avere spazio nella società. L’indignazione ha travalicato i confini locali, con numerosi esponenti politici e divulgatori che hanno espresso solidarietà alla senatrice Segre e richiesto un impegno concreto contro l’antisemitismo.
In risposta, molte associazioni culturali e di advocacy stanno organizzando eventi e dibattiti per sensibilizzare sull’importanza della memoria storica e dell’inclusione sociale. Questo vandalismo, anziché spegnere la luce della memoria, sembra rivelarsi un ulteriore spunto per alimentare il dibattito su valori fondamentali come la dignità umana e la coesistenza pacifica. La lotta continua, e il segnale che arriva dalla città di Milano è chiaro: la memoria non può essere oscurata.