La transizione ecologica del Vaticano si intensifica, in linea con le direttive di Papa Francesco sulla necessità di proteggere la 'casa comune'. L'impegno del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano si traduce in un ambizioso piano che include l'installazione di impianti fotovoltaici e la razionalizzazione dei consumi energetici. Il direttore delle Infrastrutture e Servizi, Salvatore Farina, illustra i progressi in corso e l'impatto che tali iniziative hanno sul piccolo Stato, interpellato dal portale 'vatican state'.
Iniziative per l'energia rinnovabile
Impianti fotovoltaici e razionalizzazione dei consumi
Il Vaticano sta attualmente ponendo un forte accento sull'ottimizzazione dell'energia elettrica. Salvatore Farina ha annunciato che sono già in fase di installazione impianti fotovoltaici, progettati per coprire entrate significative come il portico d'ingresso dei Musei Vaticani e i Magazzini nella zona della Vignaccia. Questi impianti non solo contribuiranno a ridurre i costi e il fabbisogno di energia, ma rappresentano anche un passo importante verso l'autosufficienza energetica.
Fino ad oggi, uno degli impianti principali è quello posizionato sul tetto dell'Aula Nervi: composto da 2500 pannelli solari, è considerato il più imponente del centro di Roma. Questa strategia di investimento nelle energie rinnovabili, avviata oltre quindici anni fa, si inserisce in un contesto in cui la sostenibilità è diventata una priorità cruciale.
Colonnine per la ricarica elettrica
Accanto agli impianti fotovoltaici, un'altra iniziativa significativa è l'installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Attualmente, sono già state installate 35 colonnine destinate sia ai veicoli dello Stato che ai dipendenti. Questo passo non solo riflette un impegno per un trasporto meno inquinante, ma segna anche una progressiva transizione verso una mobilità sostenibile all'interno del Vaticano.
Approccio integrato alla sostenibilità
Riduzione degli sprechi e digitalizzazione
Il Vaticano non si limita a investire nell'energia, ma adotta un approccio olistico nei confronti della sostenibilità. Farina ha evidenziato l'importanza di ridurre gli sprechi, con particolare attenzione alla carta, promuovendo un uso maggiore della digitalizzazione nella gestione dei documenti. Questa misura mira a ottimizzare l'efficienza operativa e a supportare l'impegno ecclesiastico nei confronti dell'ambiente.
Inoltre, sono in atto progetti di riqualificazione del patrimonio tecnologico, con un focus sulla sostituzione delle centrali frigorifere tradizionali con sistemi che utilizzano gas refrigeranti a basso potenziale di riscaldamento globale . Queste innovazioni sono essenziali nella sfida globale contro il cambiamento climatico e per valorizzare l'uso razionale delle risorse naturali, come acqua ed energia.
Approvvigionamento energetico sostenibile
Un altro aspetto fondamentale della strategia vaticana è l'approvvigionamento di carburanti alternativi e meno inquinanti. I progetti in corso prevedono l'adozione di benzina e diesel 'green', il che comporterà una diminuzione significativa delle emissioni di CO2. Inoltre, il Vaticano ha avviato un contratto con Acea per importare energia elettrica al 100% da fonti rinnovabili, consolidando ulteriormente il suo impegno verso un futuro sostenibile.
In questo contesto, Salvatore Farina ha sottolineato che il comune denominatore delle molteplici iniziative è rappresentato dall'impatto ambientale dei sistemi energetici e produttivi, indicatore chiave di un ciclo virtuoso di consumo e approvvigionamento consapevole. La direzione intrapresa dal Vaticano sta dimostrando come il rispetto dell'ambiente possa diventare parte integrante di una visione etico-culturale più ampia che trascende le dimensioni economiche e produttive.
