L’incontro in mare tra i velieri “Oloferne” e “Catholica” all’isola di Albarella, in provincia di Rovigo, segna un momento significativo nella storia dell’impegno ambientale. L’evento celebra il rinnovato impegno di Goletta Verde nella salvaguardia del mare e delle coste italiane, un cammino intrapreso dalla nota associazione Legambiente oltre quarant’anni fa.
Il nuovo viaggio della Goletta Catholica
Un restauro significativo
Dopo un attento restauro di tre anni realizzato grazie alla collaborazione di maestranze locali, la Goletta Catholica, storica imbarcazione del 1936, è pronta a tornare in acqua. La trasformazione è stata possibile grazie al sostegno di Fondazione Cariparo e Regione Veneto, che hanno permesso di restituire alla veliera un nuovo slancio. La Catholica avrà una duplice missione. Da un lato, sarà utilizzata per ospitare laboratori di educazione ambientale promossi dalla Fondazione Go L.A.B., creando un’opportunità di apprendimento significativo per i visitatori della splendida isola di Albarella. Dall’altro, la Goletta sarà fondamentale per supportare le attività di ricerca scientifica del Cert-Cetacean strandings Emergency Response Team dell’Università di Padova, un passo importante per la mappatura e la protezione della biodiversità marina.
Un legame perpetuo con il mar Mediterraneo
La Catholica è stata la pioniera delle imbarcazioni Goletta Verde, solcando le acque del mar Mediterraneo dal 1993. Fondata con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi legati all’inquinamento marino, nei suoi rispettivi quasi trent’anni di servizio ha dedicato il suo impegno alla lotta contro le attività dannose per l’ambiente. L’incontro con Oloferne non è solo un momento simbolico: rappresenta un legame tra passato e futuro, fra l’eredità di un’imbarcazione storica e la nuova filosofia di sostenibilità che ispira le generazioni future.
L’impegno di Legambiente per l’ecosistema veneto
Le parole di Giulia Bacchiega
Giulia Bacchiega, vicepresidente di Legambiente Veneto, sottolinea l’importanza di questo incontro, evidenziando l’eredità culturale e di attivismo ambientale che Goletta Verde porta con sé. “Da oltre quarant’anni Legambiente si impegna nella difesa dei mari e delle coste italiane.” La denuncia di abusi e scempi ambientali che hanno minacciato il territorio veneto è stata una costante. Tra gli interventi più significativi, si ricordano quelli contro l’inquinamento industriale di Porto Marghera, la contestazione all’ex centrale ENEL di Porto Tolle e le recenti battaglie contro l’invasione di plastica e microplastiche.
Le sfide climatiche da affrontare
Oggi, Legambiente e le sue imbarcazioni devono affrontare sfide senza precedenti, come la risalita del cuneo salino nelle acque dolci delle lagune e l’aumento delle temperature dell’acqua, effetti diretti dei cambiamenti climatici. In un territorio che è una delle aree umide più significative d’Europa e una Riserva di Biosfera MaB UNESCO, il ruolo di Catholica e Oloferne diventa vitale non solo a livello locale, ma come parte di una rete globale di sostenibilità e protezione del nostro ambiente.
La storia della Goletta Catholica
Un passato avventuroso
La Goletta Catholica ha una storia avvincente che risale al 1936, quando è stata costruita come barca da lavoro. Durante la II Guerra Mondiale, l’imbarcazione è stata sequestrata dai tedeschi e utilizzata per il trasporto di munizioni sulle coste jugoslave, prima di essere abbandonata e poi ritrovata in Italia nel 1990. La storia di rinascita della Catholica è segnata da una salvaguardia sociale: dopo essere giunta a Rimini per la demolizione, è stata acquistata e ristrutturata nel contesto di un progetto per la riabilitazione di tossicodipendenti.
Un’eredità nel terzo settore
Nel 1993, Legambiente ha rilevato la Catholica, integrandola come parte delle sue campagne estive per Goletta Verde. Da quel momento, l’imbarcazione ha continuato la sua missione nel terzo settore, svolgendo un ruolo cruciale nel sensibilizzare le persone sui temi della salvaguardia del mare, della biodiversità e della sostenibilità. L’incontro con Oloferne segna un nuovo capitolo nella storicità di entrambi i velieri, simboli di un impegno che, ad tutti i livelli, continua a essere vitale per la salute dei nostri mari e delle nostre coste.