il Veneto verso un export record di vini: approccio strategico e qualità senza precedenti nel 2024

il Veneto verso un export record di vini: approccio strategico e qualità senza precedenti nel 2024

Nel 2024, i vini veneti puntano a un export record di oltre 3 miliardi di euro, grazie al successo del “sistema Prosecco” e a strategie focalizzate su qualità e innovazione.
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il Veneto verso un export record di vini: approccio strategico e qualità senza precedenti nel 2024 - Gaeta.it

Il 2024 si prospetta come un anno straordinario per i vini veneti, con previsioni che fanno sperare in un export record che potrebbe superare i 3 miliardi di euro. Questi dati provvisori, comunicati da Coldiretti, si basano su ricerche del Centro Studi Divulga, il quale evidenzia il predominio del Veneto nel panorama vinicolo italiano. La regione si conferma leader indiscussa in fatto di esportazioni, rappresentando il 37% del totale nazionale e superando ampiamente altre regioni, con un valore totale stimato dei vini Doc/Igt in bottiglia che raggiunge i 4,3 miliardi di euro.

il sistema Prosecco: motore dell’export veneto

Il “sistema Prosecco” continua a essere il principale artefice del successo veneto nel mondo dei vini. Questo sistema comprende tre denominazioni cruciali: Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Docg, Asolo Prosecco Docg e Prosecco Doc. Le previsioni per il 2024 sono promettenti, con il Consorzio di Tutela che riporta una produzione di 660 milioni di bottiglie, segnalando un incremento del 7,1% rispetto all’anno precedente. Una menzione speciale spetta al Prosecco Rosè, che ha visto una crescita esponenziale del 20%, arrivando a rappresentare il 10% dell’intera produzione della Doc.

La composizione del vigneto veneto gioca un ruolo fondamentale in questa straordinaria prestazione. Le varietà a bacca bianca costituiscono il 75% del totale, confermando la vocazione della regione per vini freschi e aromatici, ideali per i mercati internazionali. Verona, con quasi il 50% delle uve rosse, emerge come centro nevralgico per i grandi vini rossi, con produzioni celebri come Amarone e Valpolicella che continuano a testimoniarne l’eccellenza.

qualità e strategie premiali nel settore vitivinicolo

Giorgio Polegato, presidente della Consulta regionale vitivinicola Coldiretti, sottolinea come, nonostante le incertezze e le sfide del contesto internazionale, il Veneto continui a ottenere successi nel mercato globale. I dati forniti dalla Regione, Veneto Agricoltura e dai principali Consorzi di Tutela offrono un quadro positivo della situazione, evidenziando non solo l’aumento della quantità di produzione, ma anche il miglioramento sostanziale della qualità.

Un aspetto che risalta è il Pinot Grigio, il quale può essere prodotto in Veneto esclusivamente come vino a denominazione. Questa scelta strategica si sta rivelando vincente per le aziende vitivinicole locali. Secondo il Consorzio delle Venezie, la produzione di bottiglie ha registrato una crescita del 3%, mentre il valore della materia prima ha visto quotazioni all’ingrosso superiori all’euro. Questi dati suggeriscono un mercato in salute e un settore in grado di adattarsi e prosperare anche in condizioni difficili.

prospettive future e impatti sul mercato globale

Le prospettive per il mercato vinicolo veneto nel 2024 sono ottimistiche. Le strategie adottate dalle aziende vinicole, unite a un forte impegno nella qualità e nell’innovazione, rendono il Veneto un esempio da seguire per altre regioni italiane. Il settore vitivinicolo si colloca ora tra i protagonisti dell’economia regionale, contribuendo significativamente alle esportazioni e mantenendo una reputazione di eccellenza.

Con la crescita continua del “sistema Prosecco” e l’attenzione crescente per le denominazioni tradizionali, i vini veneti stanno conquistando sempre più spazi nei mercati esteri. Le aziende sono impostate su un percorso di valorizzazione dei loro prodotti, puntando su marketing e promozione per far conoscere la varietà e l’unicità delle loro offerte. È un momento cruciale per il futuro della viticoltura veneta, che si attesta come un fiore all’occhiello dell’industria alimentare italiana.

Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2025 da Armando Proietti

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