La celebrazione del Venerdì Santo nel Duomo di Bolzano ha visto monsignor Ivo Muser richiamare l’attenzione sulla globalizzazione dell’indifferenza. Durante la liturgia, il vescovo ha sottolineato come Gesù, con la sua passione e morte, abbia dimostrato empatia e vicinanza alle sofferenze umane, invitando a evitare che la società perda sensibilità. Il messaggio è arrivato in un contesto di riflessione sul valore della croce e la misericordia, con appuntamenti importanti previsti per il Sabato Santo e la Domenica di Pasqua.
la liturgia del venerdì santo nel duomo di bolzano: un rito solenne e partecipato
Alle 15 di venerdì, orario coincidente con la morte di Cristo secondo la tradizione cristiana, la liturgia si è svolta nel Duomo di Bolzano con una solennità palpabile. Monsignor Ivo Muser, accompagnato dai concelebranti, si è prostrato in silenziosa preghiera davanti all’altare, gesto che ha conferito al momento un clima di raccoglimento e solennità. La celebrazione si è aperta con l’accompagnamento del Coro del Duomo, il cui canto ha dato intensità emotiva al rito.
la passione e la croce: momenti di coinvolgimento spirituale
La lettura della Passione ha scandito il racconto della morte di Gesù, creando un momento di forte coinvolgimento spirituale per i presenti. Successivamente la croce è stata svelata per l’adorazione da parte dei fedeli, un passaggio ricco di significato simbolico. Questo rito, radicato nella tradizione locale e universale, ha impegnato la comunità religiosa in un momento di profonda riflessione sulla sofferenza e sul sacrificio di Cristo.
L’atmosfera meditativa del Duomo era palpabile, con un grande numero di fedeli raccolti in preghiera, molti dei quali hanno partecipato attivamente al momento dell’adorazione eucaristica. La scelta dell’orario e lo svolgimento del rito seguono una lunga tradizione cristiana che si rinnova ogni anno, dando continuità a un momento centrale del calendario liturgico.
il monito di monsignor ivo muser contro la globalizzazione dell’indifferenza
Durante la celebrazione, il vescovo Muser ha citato direttamente papa Francesco, richiamando l’idea della «globalizzazione dell’indifferenza». Questa espressione evidenzia come la diffusione di atteggiamenti di insensibilità verso le sofferenze altrui tendano a uniformare i comportamenti e a smorzare la compassione nelle società contemporanee. Secondo Muser, questa tendenza può portare a una perdita profonda della nostra umanità.
Il vescovo ha ammonito il pubblico a non lasciarsi influenzare da questa deriva che condiziona il pensiero, la parola e l’azione di molti. Ha ricordato che Gesù rappresenta l’esatto opposto: «non è mai stato indifferente verso i bisogni delle persone». Al contrario, si è sempre impegnato a rispondere alle ferite fisiche e spirituali del prossimo. La croce, ha spiegato, segna il momento massimo di questa testimonianza di impegno e attenzione agli altri, in cui Gesù assume sulle proprie spalle la sofferenza di tutta l’umanità.
un invito alla responsabilità personale e collettiva
Questo richiamo religioso si traduce in un invito concreto alla responsabilità individuale e collettiva. Non basta riconoscere le difficoltà altrui, ma serve un coinvolgimento attivo che eviti l’appiattimento in indifferenza diffusa. Il messaggio di Muser punta a risvegliare la sensibilità e la compassione degli individui, elementi fondamentali per mantenere saldo il legame umano.
le prossime celebrazioni di pasqua: appuntamenti tra bolzano e bressanone
Il calendario liturgico continua a offrire momenti di grande rilievo per la comunità ecclesiastica dell’Alto Adige. Al Sabato Santo, 19 aprile, monsignor Muser sarà a Bressanone per celebrare la Veglia pasquale alle 21 nel Duomo locale. Questo rito segna il passaggio dalla morte alla resurrezione di Cristo e rappresenta la celebrazione più importante del ciclo pasquale.
Il giorno successivo, domenica 20 aprile, a Bolzano si terrà il solenne pontificale pasquale alle 10, presieduto dallo stesso vescovo. Questa celebrazione prevede l’uso del trilinguismo, riflettendo la realtà culturale dell’Alto Adige con italiano, tedesco e ladino. L’evento sarà trasmesso in diretta televisiva da RAI Alto Adige, canale 808, nonché dall’emittente diocesana Radio Sacra Famiglia, permettendo così anche ai fedeli lontani di partecipare.
la pasqua come momento di partecipazione allargata
Questi appuntamenti confermano l’importanza che la Pasqua riveste nella vita delle comunità locali. La trasmissione in diretta rappresenta un ampliamento dell’accesso alle celebrazioni, rispondendo anche alle esigenze di chi, per motivi diversi, non può recarsi fisicamente nelle chiese. Il coinvolgimento della popolazione e la trasparenza nei riti sono componenti chiave per mantenere vivo il senso della tradizione religiosa.
L’attività pastorale del vescovo Muser prosegue con attenzione verso i temi sociali e spirituali, come dimostrato dal suo intervento durante il Venerdì Santo. Questi eventi mantengono saldo il legame tra fede e aspetti concreti della vita quotidiana, sottolineando il ruolo della chiesa locale nel dialogo con la società.