La Pasqua 2025 arriva in un contesto segnato da tensioni sociali e conflitti internazionali. Il messaggio del vescovo della diocesi Fabriano-Matelica, monsignor Francesco Massara, si concentra sui lavoratori in difficoltà, sulle crisi mondiali e sulla necessità di riscoprire fiducia e dignità. Il suo appello coinvolge istituzioni e cittadini, ricordando il valore della rinascita e della speranza nel tempo attuale.
il sostegno ai lavoratori di fabbrica e cartiere nel messaggio pasquale
Monsignor Francesco Massara ha dedicato grande attenzione ai lavoratori, in particolare a quelli della Beko e delle Cartiere, realtà oggi protagoniste in una fase di difficoltà. Nel suo messaggio rivolto alle comunità della diocesi, ha voluto esprimere personale vicinanza e incoraggiamento in un momento delicato come quello della Pasqua, festa della rinascita. Ha sottolineato la necessità di accompagnare i lavoratori con un supporto che non si limiti alle parole, ma si traduca in impegno concreto delle istituzioni e dei soggetti coinvolti.
Non ha esitato a rivolgersi a chi detiene responsabilità di governo e potere locale, invitandoli ad affrontare le problematiche con determinazione e rispetto per i diritti fondamentali. La difesa della dignità umana è stata un punto fermo del suo richiamo, senza dimenticare la complessità delle trattative che riguardano il futuro di questi lavoratori. La fase pasquale diventa così occasione per un appello non solo spirituale, ma anche civile e sociale, che evidenzia la necessità di soluzioni equilibrate e umane.
riflessioni sul paradosso della pace e del conflitto nel messaggio pasquale
Un passaggio significativo del messaggio del vescovo è dedicato al paradosso che caratterizza il mondo contemporaneo. Massara evidenzia come il tentativo di costruire pace con le armi sia in contraddizione con i principi di giustizia e umanità. Fa riferimento alle guerre in corso, citando nomi e luoghi emblematici della crisi globale: Israele e Palestina, Russia e Ucraina, Myanmar. Questi scenari rappresentano il teatro di conflitti che ancora oggi provocano sofferenza e divisione.
Il vescovo sottolinea inoltre le sofferenze di chi lotta per condizioni di lavoro dignitose e per un sistema previdenziale che garantisca sicurezza. Così, la celebrazione pasquale si inserisce in una cornice fatta di tensioni e sfide internazionali e sociali. Il messaggio invita a riflettere sul fatto che la festa non riguarda solo un momento simbolico, ma deve diventare motivo per costruire un mondo più giusto, senza oppressione o violenza, ma fondato su dialogo e rispetto.
l’invito alla speranza e al superamento della rassegnazione
Concludendo il suo messaggio, monsignor Massara chiama tutti alla speranza, definita come forza capace di scardinare il muro della rassegnazione e della sfiducia. In un’espressione evocativa, invita a lasciare dietro di sé “il sepolcro della rassegnazione” per camminare verso gli altri, portando nel mondo la “luce radiosa della speranza di Cristo”. Parole che mirano a incoraggiare una svolta nel modo di affrontare le sfide personali e collettive.
Il richiamo alla luce e al profumo della Risurrezione si lega profondamente con il significato cristiano della Pasqua, ma il messaggio si estende oltre la fede, coinvolgendo chiunque si trovi in situazioni difficili, dalla guerra al disagio sociale. Si ribadisce così la necessità di recuperare un senso condiviso di solidarietà e di umanità, per contribuire a costruire un futuro meno segnato da dolore e divisioni.
impegno e responsabilità di tutti
Il messaggio del vescovo di Fabriano-Matelica offre una prospettiva che richiama le responsabilità di tutti, dal singolo cittadino a chi governa, mostrando come la festa si trasforma in un momento di impegno e riflessione sul valore della vita e della dignità in ogni sua forma.