L’emozione torna protagonista a Pesaro, dove si è svolta la prima di “Il viaggio a Reims” di Gioachino Rossini, un’importante opera in forma di concerto che segna il ritorno dell’opera dopo un’assenza di 40 anni. Questo evento ha avuto luogo all’Auditorium Scavolini e ha chiuso la 45esima edizione del Rossini Opera Festival , un appuntamento di grande rilevanza nel panorama culturale italiano. Nonostante l’assenza dell’allestimento originale che aveva emozionato il pubblico nel 1984, la presenza di 17 artisti di fama internazionale ha creato un’atmosfera di grande impatto e entusiasmo per gli spettatori.
La magnificenza del concerto di Pesaro
Un ritorno atteso
L’opera “Il viaggio a Reims” di Rossini, presentata per la prima volta a Pesaro, ha fatto il suo debutto nel lontano 1984 sotto la regia di Luca Ronconi. Le repliche del 1992 e del 1999, entrambe allestite con grande successo, hanno contribuito a costruire la leggenda di quest’opera. Quest’anno, pur senza un allestimento scenico, la versione concertistica ha dimostrato di poter incantare il pubblico, grazie a un cast di solisti di eccezione. Il palcoscenico ha ospitato artisti da diverse nazioni, sottolineando la forza del repertorio belcantistico e la continua attrattiva di Rossini. Il pubblico ha risposto calorosamente, esprimendo la propria ammirazione con ripetuti applausi a scena aperta.
Una direzione d’orchestra di alto livello
Sotto la direzione di Diego Matheuz, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai ha fornito una prestazione di alto profilo, contribuendo a creare un perfetto equilibrio tra le varie componenti dell’opera. La sinergia con il Coro del Teatro Ventidio Basso ha ulteriormente arricchito l’esperienza musicale, mentre l’intensità e la passione dei solisti hanno coinvolto profondamente il pubblico. Gli artisti Jessica Pratt, Vasilisa Berzhanskaya e Dmitry Korchak, tra i principali protagonisti, si sono dimostrati particolarmente apprezzati, mostrando tutta la loro abilità tecnica e interpretativa.
Un’edizione da record del ROF 2024
Presenze e incassi impressivi
Il Rossini Opera Festival del 2024 si è chiuso con numeri da record: ben 21.473 spettatori hanno affollato le sale durante le 17 giornate di programmazione, un incremento significativo rispetto alle edizioni precedenti. Questo straordinario risultato si traduce in un incasso totale di 1.366.000 euro, confermando l’importanza di questo evento culturale per la città di Pesaro. I dati evidenziano un’alta partecipazione di spettatori italiani, che hanno rappresentato il 54% del pubblico totale, mentre gli appassionati provenienti da 46 nazioni hanno portato un tocco di internazionalità all’evento, arricchendone il panorama.
Copertura mediatica e rilevanza culturale
Il festival ha goduto di una copertura mediatica imponente, con 184 giornalisti accreditati provenienti da 29 paesi, un numero senza precedenti per la manifestazione. Questo dimostra non solo l’interesse crescente verso il festival, ma anche la sua rilevanza a livello internazionale nel mondo dell’opera. Questa edizione, coincidente con l’anno di Pesaro Capitale della Cultura, ha rappresentato un’occasione unica per valorizzare ulteriormente la città e il suo patrimonio culturale attraverso l’opera.
Anticipazioni per il 46° ROF
Nuove produzioni in arrivo
Il futuro del Rossini Opera Festival si prospetta altrettanto entusiasmante. Il 46° ROF si terrà dal 10 al 22 agosto 2025, promettendo di deliziare il pubblico con nuove produzioni. Tra queste spiccano “Zelmira,” diretta da Giacomo Sagripanti e con la regia di Calixto Bieito, e “L’Italiana in Algeri,” patrocinata dalla bacchetta di Dmitry Korchak e dalla regia di Rosetta Cucchi.
Riprese e nuove opere
Non mancheranno anche riprese di allestimenti precedenti, come il “Turco in Italia,” originariamente presentato nel 2016, con la direzione di Diego Ceretta. Il festival includerà anche una versione di “Il viaggio a Reims,” studiata specificamente per gli allievi dell’Accademia Rossiniana, nonché l’inedita “Messa per Rossini,” composta in onore del primo anniversario della morte del maestro, un’opera che promette di catturare l’attenzione del pubblico.
Un programma ricco e variegato attende gli appassionati e gli amanti della musica, mantenendo viva l’eredità di Rossini e la tradizione del festival a Pesaro.