Il viaggio di Sánchez in Cina: relazioni politiche e commerciali sotto tensione

Il Viaggio Di Sanchez In Cina Il Viaggio Di Sanchez In Cina
Il viaggio di Sánchez in Cina: relazioni politiche e commerciali sotto tensione - Fonte: Euronews | Gaeta.it

Il primo ministro spagnolo, Pedro Sánchez, ha recentemente intrapreso un viaggio a Pechino, segnando un'importante iniziativa per rafforzare le relazioni bilaterali tra la Spagna e la Cina. Questo avviene in un contesto di crescenti tensioni tra l'Unione Europea e Pechino, accentuate dalle recenti misure commerciali e dalle accuse di sussidi ingiusti alle aziende cinesi.

La visita di Pedro Sánchez: obiettivi e incontri a Pechino

Sánchez ha dichiarato che il suo obiettivo principale durante questa visita è quello di mantenere lo slancio politico e rafforzare le relazioni economiche tra i due paesi. In un post condiviso su X, il primo ministro ha anche sottolineato l'importanza di promuovere la cultura, l'istruzione e la scienza spagnola in Cina. A Pechino, è previsto un incontro con il presidente cinese, XI JINPING, insieme a colloqui con il primo ministro LI QIANG e il presidente della legislazione nazionale, ZHAO LEJI.

Nel corso della visita, il primo ministro spagnolo inaugurerà il 9° Forum Spagna-Cina, un'importante piattaforma per il dialogo tra i due paesi. Inoltre, parteciperà a una riunione del Business Advisory Council, formato da 15 aziende spagnole e 21 cinesi, dove saranno discusse strategie per incentivare gli scambi commerciali. La presenza di Sánchez a Shanghai, dove aprirà un incontro d'affari, suggerisce un forte interesse a portare avanti le relazioni economiche bilaterali.

Tensioni commerciali tra Europa e Cina: dazi e sussidi

Il viaggio di Sánchez si inserisce in un periodo di crescente tensione diplomatica e commerciale tra l'Unione Europea e la Cina. A luglio, l'UE ha introdotto tariffe provvisorie sui veicoli elettrici cinesi, citando preoccupazioni per il fatto che le aziende cinesi beneficiano di sussidi governativi eccessivi. La Commissione Europea ha argomentato che tali pratiche permettono alle aziende cinesi di mantenere i prezzi artificialmente bassi, danneggiando così i produttori europei.

I membri dell'Unione Europea sono attesi a votare a ottobre sulla possibilità di rendere permanenti queste tariffe. Questo contesto ha portato Pechino a presentare un reclamo presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio . Il Ministero del Commercio cinese ha annunciato di ricorrere al meccanismo di risoluzione delle controversie dell'OMC, sottolineando la necessità di tutelare i diritti e gli interessi della propria industria dei veicoli elettrici.

Le ripercussioni sulle esportazioni di carne suina

Le tensioni commerciali non si limitano al settore dei veicoli elettrici. A giugno, il Ministero del Commercio cinese ha avviato un'indagine antidumping sulle importazioni di carne di maiale dall'Unione Europea. Questo sviluppo potrebbe portare a restrizioni commerciali significative in un settore vitale per l'economia dell'UE. L'associazione degli agricoltori europei, Copa-Cocega, ha dichiarato di non essere coinvolta in pratiche di dumping e ha avvertito che i paesi più colpiti da eventuali ritorsioni cinesi potrebbero essere Spagna, Paesi Bassi, Danimarca, Germania e Belgio.

Nel 2023, la Spagna ha svolto un ruolo cruciale come principale esportatore europeo di carne suina verso la Cina, fornendo circa il 22% delle importazioni cinesi nel settore, per un valore commerciale di 1,2 miliardi di euro. La possibile reazione cinese alla misura adottata dall'UE potrebbe avere un impatto significativo sulle esportazioni spagnole, già sotto pressione a causa delle esacerbate tensioni diplomatiche.

La visita di Sánchez in Cina rappresenta quindi una strategia per cercare di allentare le tensioni e promuovere una cooperazione economica sostenibile, nonostante le sfide attuali che caratterizzano il panorama delle relazioni internazionali.

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