Il vino italiano rappresenta un simbolo di eccellenza e tradizione che continua a brillare nel panorama internazionale. In vista della 57/a edizione di Vinitaly, in programma dal 6 aprile 2025, è stata inaugurata una nuova installazione immersiva presso Veronafiere, promossa dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Questo evento mette in luce le ragioni del successo del vino italiano, che vanta una posizione leader nel settore dell’export.
Un’installazione immersiva dedicata all’export
La nuova installazione, intitolata “The Reason Wine”, è un percorso interattivo per scoprire le dinamiche che hanno portato l’Italia a diventare un punto di riferimento nel mondo vinicolo. Il Ministro Francesco Lollobrigida ha sottolineato che questa proposta espositiva è rivolta all’export e conferma il primato italiano nel commercio di vino. Durante la cerimonia di inaugurazione, Lollobrigida ha evidenziato come l’installazione rappresenti non solo il presente, ma anche il futuro del vino italiano, facendo riferimento alle potenzialità che l’Italia ha di affrontare i mercati globali.
Collabora a questo progetto anche Mastroberardino, rinomata cantina che ha messo a disposizione documentazione storica significativa. Questa sinergia tra istituzioni e produttori mette in evidenza come l’innovazione tecnologica e la tradizione siano ingredienti che, insieme, hanno contribuito a mantenere viva l’identità italiana nel settore. L’obiettivo è chiaro: valorizzare la qualità e la ricchezza della produzione vinicola italiana, rendendola nota in tutto il mondo.
Il legame tra persone, territorio e tradizione
L’installazione a Veronafiere pone al centro del discorso le persone e il loro operato. Il vino italiano non è solo il prodotto finale, bensì frutto di un lungo percorso che coinvolge agricoltori, artigiani e tutte le figure professionali che lavorano in questo ambito. Lollobrigida ha posto l’accento sul prezioso lavoro degli agricoltori, che utilizzano tecniche e innovazioni per garantire una produzione di qualità . Le macchine agricole italiane, riconosciute a livello globale per la loro efficienza, svolgono un ruolo fondamentale per ridurre l’impatto ambientale del settore, dimostrando che tradizione e innovazione possono coesistere.
Il percorso espositivo è arricchito da fotografie, testimonianze storiche e documenti d’epoca che offrono uno sguardo approfondito sui rapporti tra produttori e territori. La narrativa che si scorge è quella di un vincolo forte con il territorio, dove la cultura del vino si intreccia con la storia locale. Questo legame offre una prospettiva unica, mostrando come il vino non sia solo una bevanda, ma una vera e propria manifestazione di cultura e tradizione italiana.
Un’esposizione di arte e cultura vinicola
Quest’anno, Vinitaly mantiene anche una proficua collaborazione con il Ministero della Cultura. Grazie a questo partenariato, sarà possibile ammirare importanti opere d’arte disseminate nell’area espositiva. Uno dei temi centrali è il mito di Dioniso, dio del vino. Tra le opere esposte, figurano “Bacco Bambino con corona di edera e grappolo d’uva”, una scultura di scuola romana del XVII secolo, e la celebre “Danza di vendemmiatori” di Giuseppe Marchesi, nota come Sansone. Questi pezzi d’arte non solo arricchiscono l’evento, ma offrono un’occasione per riflettere sulla storicità e sulla simbologia legata al vino nella cultura italiana.
Le esposizioni di arte ed elementi storici rappresentano un’importante opportunità per avvicinare il pubblico alla cultura vinicola, contribuendo a rendere l’evento di Vinitaly un’esperienza memorabile e informativa per tutti i visitatori. Il connubio tra vino, arte e tradizione è l’elemento chiave che, ogni anno, attira appassionati e professionisti del settore, rendendo Vinitaly un appuntamento imperdibile a livello mondiale.