L’affascinante mondo del vino naturale sta trovando spazio nei cuori e nei palati di napoletani e turisti. Bruno De Crescenzo, fondatore della vineria “Spuzzulé” nei Quartieri Spagnoli, condivide il suo viaggio nel panorama vitivinicolo che ha trasformato il suo locale in un punto di riferimento per gli amanti del vino in Campania. La sua esperienza, iniziata nel 2016 dopo un cambiamento di carriera, si è evoluta in una passione per i vini naturali, rendendoli un elemento fondamentale dell’offerta enologica della sua vineria.
La nascita di Spuzzulé e l’amore per il vino naturale
Un cambio di vita e l’apertura del locale
La storia di “Spuzzulé” inizia in un contesto inaspettato. Bruno De Crescenzo, precedentemente tecnico informatico, decide di intraprendere una nuova avventura nel 2016, aprendo un locale dedicato al vino. Inizialmente, l’offerta si concentra su vini convenzionali, che non stimolano la sua curiosità. Tuttavia, la sua partecipazione a eventi e manifestazioni vinicole cambia la sua prospettiva; il primo assaggio di vino naturale, un Pallagrello orange, non lo convince. Un commento dell’ospite lo spinge a riflettere: “Non sei pronto”. Questa affermazione diventa la scintilla per una ricercata esplorazione del mondo del vino naturale.
Il fascino della diversità
Col passare degli anni, De Crescenzo si immerge nelle varie sfaccettature dei vini naturali, notando immediatamente le differenze rispetto ai vini convenzionali. La standardizzazione del settore lo colpisce, con molte cantine che producono vini molto simili, privi di carattere e unicità. Al contrario, il vino naturale, influenzato da fattori climatici e dal terroir, offre una gamma di sapori e aromi unici. Al suo viaggio enologico in Francia, durante il quale assaggia varietà come Chardonnay e Gamay, segue un approfondimento del vino campano, prodotto in piccole quantità da vignaioli appassionati.
La rivoluzione del vino naturale a Napoli
Un’interazione con il pubblico
Inizia così il cammino di De Crescenzo nell’introdurre i vini naturali nel suo menu, proponendoli ai clienti con storie e racconti affascinanti. Per attrarre un pubblico inizialmente scettico, offre assaggi gratuiti, stimolando la curiosità dei napoletani e permettendo loro di apprezzare il vino naturale. Agli occhi dei turisti, già entusiasti del vino naturale, “Spuzzulé” diventa un luogo imperdibile dove scoprire le varietà locali, talvolta sconosciute, del patrimonio vitivinicolo campano.
Un rifugio per i produttori locali
Il locale di De Crescenzo non è solo un punto di vendita, ma un centro di incontro per produttori di vino naturale, che collaborano in un’ottica di supporto reciproco. La comunità dei vignaioli ha capito l’importanza della solidarietà, portando avanti una filosofia che premia la qualità sulla quantità. In questo contesto, il lavoro di vignaioli dei territori di Benevento, Avellino e Caserta acquista sempre più rilevanza, portando alla ribalta vitigni autoctoni come Falanghina, Coda di Volpe e Pallagrello, vini che De Crescenzo si impegna a promuovere e servire nel suo locale.
Il futuro del vino naturale in Campania
L’espansione delle varietà
L’interesse crescente per i vitigni autoctoni sta spingendo produttori a provare con varietà meno tradizionali, creando nuove opportunità per il settore vitivinicolo campano. De Crescenzo menziona vignaioli che hanno introdotto varietà come Gewurztraminer e Merlot. Questi vini, pur non essendo autoctoni, vengono prodotti con metodi naturali, dimostrando la versatilità e la capacità di innovazione della viticoltura campana.
Un percorso verso la naturalità
L’approccio dei giovani viticoltori, ispirato dalla filosofia del vino naturale, sta creando un nuovo entusiasmo tra i produttori e i consumatori. Il locale di De Crescenzo continua a essere un faro per la cultura del vino naturale a Napoli, contribuendo a formare una consapevolezza sempre maggiore riguardo alla sostenibilità e all’autenticità di un prodotto genuino. Oggi, il vino scelto non è solo una bevanda, ma un’esperienza che racconta storie di terre, tradizioni e passione per il vigneto.
La vineria “Spuzzulé” si sta affermando come un simbolo di questa rivoluzione, un luogo dove il vino naturale non è solo un’alternativa, ma una manifestazione della cultura e dell’identità campana.