Santa Margherita Ligure si prepara a ospitare la prima edizione de Ilmare festival, un evento pensato per mettere al centro il mare sotto molteplici aspetti: ambientale, culturale, tecnologico e sociale. Dal 9 all’11 maggio la cittadina ligure diventerà un punto d’incontro per esperti, appassionati e cittadini, tutti impegnati a raccontare la complessità e le sfide legate all’ecosistema marino. Il Mediterraneo si conferma protagonista in un momento storico contrassegnato da crisi ambientali e trasformazioni globali.
un evento per esplorare il mare come risorsa e sfida globale
Ilmare festival si propone come una vetrina nuova sul mondo marino, non solo come spazio naturale ma come elemento centrale per il futuro dell’umanità. L’iniziativa è promossa dal comune di Santa Margherita Ligure con la collaborazione di Frame srl e vede la direzione di Rosangela Bonsignorio e Danco Singer. Alla guida scientifica c’è il noto geologo e divulgatore Mario Tozzi, che ha avuto un ruolo chiave nel definire i temi e le modalità del festival.
Il mare rappresenta un patrimonio da tutelare in modo più responsabile e consapevole. Lo sappiamo bene: le sfide ambientali si intrecciano con questioni energetiche e sociali, rendendo necessario ripensare il rapporto tra uomo e natura. Il festival vuole far capire quanto l’ecosistema marino sia un laboratorio ancora poco valorizzato, dove si incrociano scoperte scientifiche, innovazioni tecnologiche e riflessioni culturali. Questo approccio mira a superare il passato predatorio per aprire un dialogo sulle nuove strategie di tutela e valorizzazione.
nuove tecnologie e sostenibilità: il mare tra robotica, energia e archeologia
Le trasformazioni che riguardano il mare sono segnate anche dall’uso di tecnologie avanzate. Navi autonome capaci di ridurre le emissioni, sistemi di comunicazione sottomarina, robot ispirati ai movimenti naturali degli organismi marini permettono esplorazioni più approfondite degli abissi. Anche l’archeologia sottomarina trova nuovo impulso, svelando antiche radici civili e culturali.
Ilmare festival vuole mostrare queste novità in modo accessibile, mettendo insieme contributi di scienziati, tecnici e artisti. Gli spazi tematici approfondiranno come le nuove fonti energetiche marine possano influire sulla transizione verso modelli meno impattanti. Soft robotics marina, per esempio, promette di rinnovare metodi di studio e intervento negli ambienti sottomarini senza danneggiarli.
Questi strumenti non sono solo strumentali alla conoscenza, ma anche mezzi per stimolare una maggiore responsabilità sociale. La comprensione del mare come ecosistema vitale si lega alla necessità di definire regole chiare e condivise per la sua gestione.
appuntamenti, ospiti e temi in dialogo tra scienza e cultura
Il programma si apre con Mario Tozzi, che affronterà le sfide dell’adattamento degli ecosistemi marini ai cambiamenti climatici. Si alterneranno interventi di rilievo come quelli di Carlo Buontempo, esperto sui mutamenti climatici nel Mediterraneo, e di Massimo Polidoro, che presenterà i misteri ancora irrisolti legati al mare.
L’evento avrà dunque un taglio multidisciplinare, con Silvia Ferrara che si concentrerà sul ruolo delle isole come luoghi di creatività, e Maurizio Bettini che riproporrà miti antichi come quello di Ulisse. Non mancheranno adattamenti teatrali di storie marittime, come la rilettura di Moby Dick firmata da Davide Lorenzo Palla e Tiziano Cannas Aghedu.
approfondimenti e interventi scientifici
Tra gli altri momenti spiccano gli approfondimenti di Massimo Montanari sulla storia dell’alimentazione collegata al mare, Stefano Allievi sulle migrazioni umane, e Rodolfo Zunino che racconterà del laboratorio galleggiante Elettra di Marconi. Tra gli interventi scientifici anche Barbara Mazzolai, che illustrerà le potenzialità della soft robotics marina.
Il fronte geopolitico sarà rappresentato da Manlio Graziano, mentre Stefano Messina, Ugo Salerno e Luigi Merlo discuteranno delle strategie europee per mantenere la competitività nel campo marittimo. Infine, un’attenzione particolare verrà riservata allo sport e all’inclusione, con esperienze di sportivi come la velista Caterina Banti e la nuotatrice Cristina Chiuso.
santa Margherita ligure tra patrimonio culturale e coinvolgimento cittadino
Il festival coinvolgerà diverse location nel centro di Santa Margherita Ligure, tra cui Villa Durazzo, il cinema centrale e lo spazio aperto. La città si trasformerà in un grande palcoscenico con mostre, installazioni e attività che metteranno in evidenza le tradizioni marinare locali. Partner come l’Università di Genova, la Biblioteca A. e A. Vago, il Museo del mare e la Guardia costiera garantiranno il supporto scientifico e logistico.
Il sindaco Guglielmo Caversazio ha sottolineato l’intento di andare oltre l’immagine di località turistica estiva, puntando a rafforzare la dimensione culturale della città. L’evento vuole raccontare il mare come elemento di sfide globali, ma anche come fonte di ispirazione e innovazione sociale.
Gran parte delle iniziative sarà accessibile gratuitamente e seguirà norme di partecipazione che permettano la massima diffusione. Gli incontri principali saranno trasmessi in diretta sul canale YouTube ufficiale del comune, per garantire una platea più ampia oltre i confini locali.