Impegno collettivo per l’equità di genere: 69 associazioni sostengono “No Women No Panel” a Bolzano

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Impegno collettivo per l'equità di genere: 69 associazioni sostengono "No Women No Panel" a Bolzano - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Un ampio gruppo di organizzazioni e associazioni locali si è unito per promuovere l'equità di genere, con particolare attenzione alla rappresentanza femminile negli eventi pubblici e nelle loro comunicazioni. Legata all'iniziativa europea "No Women No Panel", l'azione ha preso piede nella Provincia autonoma di Bolzano, segnando un passo importante verso il miglioramento della visibilità femminile nel dibattito pubblico.

Il memorandum d'intesa e le figure istituzionali

Firmatari e protagonisti

Durante un incontro significativo, ben 69 organizzazioni e associazioni hanno ufficializzato la loro adesione al memorandum d'intesa, promuovendo l’efficacia della parità di genere in Alto Adige. Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, l’assessora comunale Chiara Rabini e la presidente della Libera Università di Bolzano, Ulrike Tappeiner, hanno guidato l'evento. Questa iniziativa risale al 2018, quando "No Women No Panel" è stata lanciata a livello europeo, ma ha visto il suo attecchire in particolare a livello regionale nel 2022, supportata con determinazione dalla Rai.

L'importanza della parità di genere

Nel corso dell'incontro, le voci delle rappresentanti istituzionali hanno sottolineato il significato storico di questo momento. Ulrike Oberhammer, presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne, ha dichiarato l'importanza di radicare un Piano d'azione per la parità di genere nella realtà quotidiana delle donne altoatesine. "Vogliamo che le giovani donne possano vedere modelli di ruolo e credere nei loro sogni," ha aggiunto, enfatizzando il diritto fondamentale alla visibilità, che finora è stata trascurata in molti contesti pubblici.

Nadia Mazzardis, vicepresidente della Commissione, ha richiamato l'attenzione sulla necessità di cambiamento attraverso iniziative come "No Women No Panel". Le sue parole hanno messo in evidenza l’urgenza di creare una cultura più inclusiva e rappresentativa.

Discussione su visibilità e rappresentanza

Gli interventi delle relatrici

Sara Rosa Losilla, attrice e rappresentante dell'associazione Amleta, ha parlato dell'importanza di affrontare la disparità di trattamento delle donne nel settore teatrale. Amleta è un network di attrici di tutta Italia, nato in risposta alla discriminazione di genere nel mondo dello spettacolo. Attraverso la sua testimonianza, ha evidenziato la necessità di creare spazi e opportunità per le donne nella recitazione e in altri ambiti artistici.

A seguire, Julia Ganterer, rappresentante del Centro per gli studi interdisciplinari di genere dell'Università di Innsbruck, ha discusso il tema delle "Rappresentazioni di genere nei media". Ganterer ha posto l'accento su come la narrativa e la comunicazione influenzino le percezioni di genere, sottolineando l'importanza di una rappresentazione equilibrata e autentica nel panorama mediatico.

Interlocutori e figure esperte

L’incontro ha visto anche la partecipazione di Lucio Pisacane del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che ha curato il monitoraggio di "No Women No Panel", e di Arianna Voto, responsabile RAI per l’iniziativa. Michaela Mahlknecht, caporedattrice di RAI Südtirol, ha completato il tavolo di discussione, contribuendo a mettere in luce l'importanza di inclusione e parità di genere nella comunicazione pubblica.

Attraverso i loro interventi, i relatori hanno messo in risalto come iniziative come "No Women No Panel" non rappresentino solo un gesto simbolico, ma segnino un reale cambiamento necessario in tutte le aree della società. La visibilità delle donne e la loro partecipazione attiva nel dibattito pubblico sono essenziali per costruire una società più equa e giusta.

Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 da Sofia Greco

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