Nel 2023, l’applicazione dell’imposta di soggiorno da parte dei comuni italiani ha interessato solo un quinto degli aventi diritto, con differenti andamenti tra le varie regioni. Questo tributo, che varia in base alla località e spesso è un’importante fonte di entrate per i comuni, presenta una realtà complessa, con notevoli differenze tra aree montane e regioni come il Molise, dove non ci sono stati incassi. Un nuovo decreto in discussione potrebbe cambiare la situazione.
L’imposta di soggiorno in Italia: una panoramica nazionale
Situazione generale
Secondo un’analisi elaborata dal Centro Studi Enti Locali, basata su dati del MEF, della Banca d’Italia e dell’ISTAT, nel 2023 solo 1.268 dei circa 6.000 comuni italiani hanno scelto di applicare l’imposta di soggiorno. Questo corrisponde a poco più del 20% delle località aventi diritto a istituire tale tributo. I comuni italiani possono implementare l’imposta se rientrano negli elenchi regionali delle località turistiche o delle città d’arte e hanno anche la possibilità di farlo se situati su isole minori.
Differenze regionali
Un aspetto interessante è rappresentato dalle differenze nelle entrate pro-capite tra i vari comuni. Le località montane della provincia di Bolzano si sono distinte per gli alti incassi, rivelandosi campioni per quel che riguarda l’applicazione della tassa. D’altro canto, il Molise emerge come un interessante caso studio, essendo l’unica regione italiana “tourist tax free”. Infatti, nessuno dei 56 comuni molisani che avrebbero diritto a istituire l’imposta ha registrato incassi dal 2019 al 2023. Quest’anno, tuttavia, il comune di Campobasso ha formalmente introdotto l’imposta, ma ha scelto la tariffa più bassa tra tutte le regioni, fissando il prelievo a un euro, indipendentemente dalla tipologia di alloggio.
Abruzzo e l’evoluzione dell’imposta di soggiorno
Situazione in Abruzzo
In Abruzzo, il contesto è diverso rispetto al Molise. Dei 105 comuni eleggibili per l’imposta di soggiorno su un totale di 305, nel 2023 sono stati 24 quelli che hanno effettivamente registrato incassi, rispetto ai 17 nel 2019. Questa crescita potrebbe indicare un miglioramento nell’attrattività turistica della regione, portando dunque a maggiori entrate attraverso l’imposta di soggiorno.
Impatto delle modifiche legislative
L’applicazione dell’imposta in Abruzzo è anche influenzata da decisioni politiche e amministrative. Le variazioni nella normativa, nonché l’introduzione di strategie promozionali, potrebbero ulteriormente incentivare i comuni a considerare l’implementazione del tributo come un’opportunità di sviluppo economico. I benefici derivanti dall’imposta possono essere indirizzati non solo al miglioramento dei servizi per i turisti, ma anche a iniziative locali più ampie come il miglioramento della gestione rifiuti, un aspetto che sta guadagnando sempre più attenzione.
Possibili modifiche alla disciplina dell’imposta di soggiorno
Nuove proposte in discussione
Negli ultimi giorni si sono accesi i riflettori su una bozza di decreto governativo che propone una riforma della disciplina relativa all’imposta di soggiorno. Tra le possibilità previste, vi è l’estensione dell’applicazione dell’imposta a tutti i comuni italiani, superando l’attuale limitazione ai soli comuni turistici e ai capoluoghi di provincia. Le nuove misure potrebbero comportare digitalizzazione delle procedure per la riscossione e monitoraggio dei flussi turistici.
Reazioni delle associazioni di categoria
La proposta di riforma ha sollevato preoccupazioni e contestazioni da parte di diverse associazioni di categoria, che temono che l’estensione dell’imposta possa influenzare negativamente il settore turistico, specialmente in un contesto post-pandemia in cui il settore sta cercando di riprendersi. Sarà importante seguire l’evoluzione di questa discussione e come le varie parti coinvolte reagiranno alle modifiche proposte.
La situazione attuale sull’imposta di soggiorno in Italia dimostra chiaramente come le varie regioni stiano vivendo esperienze drasticamente diverse, suggerendo che la gestione del turismo e delle entrate tributarie richieda soluzioni locali e risposte specifiche per ciascun territorio.