Imprenditore romano condannato a nove anni per reati finanziari e possesso di beni di lusso

Imprenditore romano condannato a nove anni per reati finanziari e possesso di beni di lusso

Gabriele De Bono, imprenditore romano di 65 anni, condannato a nove anni per reati finanziari, associazione a delinquere e riciclaggio. Coinvolti anche la compagna e la commercialista.
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Imprenditore romano condannato a nove anni per reati finanziari e possesso di beni di lusso - Gaeta.it

Gabriele De Bono, un imprenditore romano di 65 anni, è stato condannato a nove anni di carcere da un tribunale di primo grado per numerosi reati finanziari. La sentenza arriva dopo che le indagini hanno svelato un complesso schema di associazione a delinquere, falsificazione di documenti e riciclaggio. La condanna, insieme a quella della sua compagna e della commercialista, segna un capitolo significativo in un caso che ha attirato l’attenzione dei media e della giustizia italiana per la portata delle accuse e il valore dei beni coinvolti.

Il profilo di gabriele de bono

Gabriele De Bono, imprenditore romano, si è trovato al centro di un’inchiesta che ha rivelato un patrimonio personale di circa 47 milioni di euro, frutto di attività illecite come l’emissione di false fatture e il trasferimento fraudolento di beni. L’imprenditore, con un passato nel mondo degli affari, è stato collocato dai pubblici ministeri a capo di un’associazione a delinquere, affrontando 21 capi d’imputazione. Tuttavia, alcuni di essi, risalenti a oltre un decennio fa, sono stati dichiarati prescritti, mentre altri non sono stati provati sufficientemente in aula. Le accuse includono anche bancarotta fraudolenta oltre a varie altre irregolarità finanziarie.

Durante il suo iter giudiziario, il nome di De Bono è emerso frequentemente nei media, non solo per le accuse gravi ma anche per la sua vita lussuosa e il possesso di beni di valore inestimabile. Il suo arresto avvenne nel 2018 e da allora il caso ha suscitato interesse sia tra esperti di finanza che nel pubblico generale.

Il veliero lulworth e altri beni di lusso

Tra i beni più significativi legati a De Bono c’è il veliero Lulworth, un’imbarcazione considerata uno dei più antichi cutter aurici del mondo, costruito nel 1920. Con i suoi 46 metri di lunghezza e un albero maestro di 52 metri, il veliero possiede un valore di mercato di oltre 10 milioni di euro. Nonostante un primo sequestro avvenuto anni fa, il Gico ha nuovamente posto sigilli sul veliero a causa della “pericolosità sociale” dell’imprenditore, elemento giustificato dal numero elevato di reati commessi.

Il patrimonio di De Bono non si limita al solo veliero, poiché possiede anche un’importante collezione di auto di lusso, tra cui Ferrari, Rolls Royce e Bentley, oltre a sette motociclette e tre imbarcazioni. La sua vasta proprietà include anche case in località esclusive come Argentario, Sardegna e Olgiata, una villa a Bracciano, nonché diverse società offshore e conti bancari alimentati da attività commerciali fittizie.

Complici e condanne accessorie

In seguito alla sentenza di De Bono, anche la sua compagna, Mara Calderaro, è stata condannata a otto anni di carcere. Calderaro, 52 anni, era diventata latitante per quasi cinque anni, finendo nella lista dei cento ricercati più pericolosi dopo essere stata arrestata negli Emirati Arabi nel 2022. La sua estradizione in Italia ha portato a ulteriori dettagli sulle operazioni illecite in cui era coinvolta.

La commercialista Monica Loreti ha ricevuto una condanna di sette anni di detenzione per il suo ruolo nelle irregolarità fiscali e nella gestione dei conti di De Bono. La difesa di Gabriele De Bono, curata dagli avvocati Marco Casalini e Giorgio Martellino, ha già annunciato l’intenzione di presentare ricorso in appello, mantenendo così viva l’attenzione su questa intricata vicenda giudiziaria.

L’interesse per il caso prosegue, mentre i dettagli sulle operazioni illecite e le condanne continuano a emergere, riflettendo le complicate interazioni tra finanza, giustizia e criminalità organizzata.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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