Il numero di pedoni investiti e uccisi sta aumentando in modo preoccupante, con un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo del 2025. Le recenti tragedie, tra cui la morte di una ragazza di 15 anni a Cremona e di una settantaquattrenne a Roma, hanno fatto scattare l’allerta in tutto il paese. L’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale ha lanciato un appello per rivedere le misure di sicurezza e prevenire ulteriori drammatici incidenti.
Il triste conteggio delle vittime
Dall’inizio dell’anno, il totale dei pedoni uccisi è salito a quota 40. Questo dato solleva una forte preoccupazione tra le autorità e la comunità, in quanto rappresenta un tasso in crescita costante. Solo lo scorso anno, nello stesso periodo, erano stati registrati 31 incidenti mortali. Il passaggio dall’uno all’altro trimestre illustra un trend allarmante che richiede una risposta immediata e decisa.
Non è solo una questione numerica; ogni cifra rappresenta una vita spezzata e la perdita di una persona cara per famiglie e amici. La ragazza di Cremona, che stava recandosi a scuola, e la donna investita nel cuore di Roma sono solo due esempi di un problema che va affrontato urgentemente. Soprattutto considerando il fatto che il fenomeno è in crescita non solo nel numero totale delle vittime, ma anche in quanto a frequenza e gravità degli incidenti.
Trend in aumento negli ultimi anni
Le statistiche dell’Associazione mostrano chiaramente un aumento nei decessi di pedoni negli ultimi due anni. Nel 2024, il numero totale di pedoni morti ammontava a 475, il che significa che un pedone veniva ucciso mediamente ogni 18 ore. Questo dato rappresenta un incremento del 7,9% rispetto all’anno precedente. Ciò mette in evidenza un problema crescente di sicurezza stradale che non può più essere ignorato.
Particolare attenzione va rivolta agli incidenti che coinvolgono bambini e adolescenti. Nel 2024, 77 bambini e ragazzi sono stati investiti nelle immediate vicinanze delle scuole. Tra questi, cinque hanno perso la vita, tutti ragazzi sopra i 13 anni. Questa statistica fa emergere questioni urgenti riguardanti l’accesso sicuro alle scuole e la responsabilità degli utenti della strada.
Profilo delle vittime
Analizzando il profilo delle vittime, si nota che tra le 40 persone uccise quest’anno, 253 avevano più di 65 anni, una cifra che rappresenta oltre la metà del totale. Rispetto ai dati del 2023, quando 231 ultra-sessantacinquenni sono stati coinvolti in incidenti mortali, l’aumento è evidente e preoccupante. Gli uomini rappresentano la maggioranza delle vittime con 313 casi contro 162 donne, a dimostrazione di un problema che sembra colpire indistintamente diversi gruppi demografici, ma che mostra delle tendenze particolari da non sottovalutare.
Il problema della sicurezza stradale è ormai divenuto una priorità superiore alla media, con l’urgente necessità di implementare misure che possano garantire una migliore protezione per pedoni e ciclisti. Solo un intervento efficace potrà arrestare questa crescente ondata di tragedie.
Ultimo aggiornamento il 1 Febbraio 2025 da Laura Rossi