In Calabria un corso per caregiver: un importante passo verso il supporto ai pazienti SLA

In Calabria un corso per caregiver: un importante passo verso il supporto ai pazienti SLA

Cerimonia a Catanzaro per la consegna dei diplomi del corso ‘Familiar-mente’, volto a formare caregiver e migliorare il supporto ai pazienti affetti da SLA, promuovendo consapevolezza e competenze familiari.
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In Calabria un corso per caregiver: un importante passo verso il supporto ai pazienti SLA - Gaeta.it

Un’iniziativa significativa si è svolta oggi a Catanzaro, dove è avvenuta la cerimonia di consegna dei diplomi per i partecipanti al corso ‘Familiar-mente, il valore della cura’. Questo programma formativo, realizzato dall’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica in collaborazione con la Regione Calabria, si propone di migliorare le competenze dei caregiver, figure fondamentali nel supporto ai pazienti affetti da SLA. Un passo importante per promuovere una maggiore consapevolezza e preparazione nelle famiglie che affrontano questa complessa condizione.

L’importanza del supporto ai pazienti SLA

La sclerosi laterale amiotrofica è una malattia neurodegenerativa che influisce profondamente sulla vita delle persone colpite e dei loro familiari. L’assessore al Welfare della Regione Calabria, Caterina Capponi, ha evidenziato quanto sia cruciale mantenere un legame di sostegno con il malato, descrivendo il caregiver come un pilastro fondamentale in questo percorso. È evidente che il supporto non riguarda solo il paziente, ma coinvolge anche le dinamiche familiari che cambiano drasticamente in seguito alla diagnosi. Capponi ha sottolineato come le terapie per i pazienti SLA possano essere gravose, rendendo essenziale la presenza e l’assistenza di chi si occupa di loro.

Il progetto ‘Familiar-mente’ è stato concepito proprio con l’intento di fornire ai caregiver gli strumenti necessari per affrontare le sfide quotidiane. Questa formazione è intesa a rehabilitare le competenze necessarie affinché le famiglie possano sentirsi più sicure e preparate nei momenti di difficoltà. L’esperienza di chi ha partecipato al corso mette in evidenza l’importanza di accrescere la consapevolezza attorno ai bisogni specifici dei pazienti affetti da questa patologia.

La visione della Regione Calabria e l’importanza della co-progettazione

Durante l’evento, Saveria Cristiano, dirigente del Dipartimento Salute e Welfare regionale, ha descritto il percorso formativo come “unico nel suo genere”. La Regione Calabria si impegna a garantire servizi adeguati alla comunità, enfatizzando l’importanza di non perdere occasioni di finanziamento. Questo approccio mira a favorire la partecipazione attiva e la condivisione delle competenze tra i vari attori coinvolti. Cristiano ha affermato che l’obiettivo principale è quello di creare una rete di supporto che possa rispondere efficacemente alle esigenze del territorio.

Anna Mancuso, altra dirigente del Dipartimento, ha lodato la collaborazione con un ente del Terzo Settore, evidenziando che il lavoro di partenariato ha rappresentato un’esperienza notevole. Mancuso ha espresso il proprio orgoglio nel far parte di un progetto che affronta concretamente le sfide riguardanti la sclerosi laterale amiotrofica. La co-progettazione emerge come uno strumento cruciale: l’ascolto delle necessità dei malati e delle loro famiglie permette di rispondere in modo esaustivo ai bisogni del territorio, riflettendo un approccio realmente centrato sulla persona.

Le prospettive future del welfare di prossimità in Calabria

L’importanza di corsi come quello appena concluso va oltre la mera formazione: si tratta di costruire un welfare di prossimità che metta al centro il paziente e il suo contesto familiare. L’assessore Capponi ha rimarcato che il vero welfare è quello che si crea nelle relazioni quotidiane, dove le famiglie diventano parte attiva del processo di cura. Le esperienze condivise dei caregiver possono tradursi in pratiche più efficaci e in una rete di sostegno che allarga i confini della salute e del benessere.

In un contesto in cui le malattie degenerative come la SLA richiedono un’attenzione sempre maggiore, l’impegno della Regione e delle associazioni locali è fondamentale. La formazione dei caregiver non solo offre supporto immediato, ma getta anche le basi per un futuro in cui l’assistenza al malato sia realmente inclusiva e mirata. L’attenzione al welfare di prossimità e la collaborazione tra enti pubblici e terzo settore rappresentano una delle vie più promettenti per il miglioramento della qualità della vita di chi vive a stretto contatto con malattie complesse.

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