A Genova, questa mattina, oltre 5.000 persone hanno partecipato a un corteo massiccio per protestare contro la manovra finanziaria proposta dal governo. Il corteo, aperto da un grande striscione dell’Unione Italiana del Lavoro e della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, recitava “Sciopero generale in Liguria contro la manovra finanziaria”. I manifestanti si sono radunati presso la stazione Genova Principe e si sono diretti verso piazza Matteotti. L’evento ha visto la partecipazione di lavoratori provenienti da tutte le province liguri e da vari settori.
Le voci dei leader sindacali
Tra gli interventi finali si sono distinti quelli di Serena Sorrentino, segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil, e Luca Cerusa, sub commissario della Uil Liguria. Cerusa ha sottolineato l’importanza del diritto di sciopero, richiamando l’attenzione dei ministri sull’importanza di ascoltare le esigenze dei lavoratori. “Questa è una piazza partecipata che chiede scelte diverse nella legge di bilancio in fase di approvazione”, ha affermato durante il suo intervento.
La manifestazione ha messo in evidenza le difficoltà che la Liguria sta affrontando a causa della crisi industriale, con numerose vertenze ancora aperte. Cerusa ha fatto appello al governo nazionale e alle amministrazioni locali affinché si impegnino a trovare soluzioni per le problematiche delle aziende e dei lavoratori, evidenziando che è tempo di affrontare seriamente le questioni legate alle politiche industriali.
Critiche alla manovra finanziaria
Serena Sorrentino ha espresso preoccupazione riguardo gli effetti della manovra proposta dal governo Meloni. Secondo lei, troppi aspetti della legge non sono adeguati alla situazione attuale del paese. Sorrentino ha denunciato il fatto che le decisioni del governo hanno ridotto il potere d’acquisto di salari e pensioni, aumentando le fragilità nel mondo del lavoro. La leader sindacale ha messo in guardia contro il rischio di una maggiore precarietà lavorativa e la diminuzione delle retribuzioni.
La proposta di modifica dell’Irpef, che prevede la fiscalizzazione degli oneri, è stata giudicata come un’operazione che comporterà una perdita dei benefici già in possesso dei lavoratori. Sorrentino ha anche espresso forte preoccupazione per i tagli previsti a sanità e servizi sociali, sostenendo che potrebbero portare a un impoverimento ulteriore degli strati più vulnerabili della popolazione. Nel contempo, ha evidenziato l’assenza di iniziative concrete contro l’evasione fiscale e gli extraprofitti, mentre le spese militari continuano a crescere.
Le difficoltà sociopolitiche in Liguria
La manifestazione ha messo in risalto il dramma di 120.000 cittadini liguri che, a causa dei tagli alle risorse sanitarie, sono costretti a rinunciare alle cure necessarie. Questo dato rivela quanto sia critica la situazione economica e sociale nella regione, richiamando l’urgenza di una risposta politica incisiva da parte delle istituzioni.
Il corteo di oggi è un chiaro segnale di malcontento e desiderio di cambiamento. La presenza massiccia di lavoratori di diverse categorie dimostra che gli effetti delle politiche economiche del governo si fanno sentire in modo significativo. Le organizzazioni sindacali continuano a lottare per rivendicare diritti fondamentali e uno sviluppo sostenibile per il territorio.
Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Sofia Greco