La criminalità in Puglia ha recentemente volto la sua attenzione a un nuovo target: gli olii, cercando di lucrare su questo bene prezioso. Un recente episodio ha catturato l’attenzione degli inquirenti e dei cittadini, quando un intero tir carico di olio è stato rubato proprio lungo la Statale 170, che collega Andria a Barletta. Questo furto segna un cambiamento significativo nel panorama criminale locale, concentrandosi su un prodotto che, pur non essendo oro nel senso tradizionale, ha acquisito un valore considerevole.
Un furto ben pianificato
L’episodio avvenuto nei pressi di Andria è emblema di un fenomeno che si sta diffondendo in maniera preoccupante. Il truck rubato era colmo di olii pregiati, un prodotto che, oltre a essere molto apprezzato sul mercato alimentare, è diventato un obiettivo ambito per i ladri. Questo cambiamento nei crimini commessi nella regione suggerisce la formazione di veri e propri gruppi specializzati nel furto e nella rivendita illegale degli olii.
La dinamica del furto evidenzia un’organizzazione ben consolidata. Gli autori non solo hanno scelto un obiettivo di valore, ma hanno anche pianificato l’operazione in modo meticoloso. Il camion, che trasportava una grande quantità di prodotto, è stato sottratto in un momento strategico. Ciò dimostra come la mafia locale e altre organizzazioni criminali stiano diversificando le loro attività , distogliendo l’attenzione da tradizionali furti in centri abitati o di veicoli.
Un giro d’affari in crescita
Il furto dell’olio in Puglia non è né un caso isolato né un evento di breve durata. I dati mostrano che il mercato degli olii pregiati ha conosciuto una crescita costante negli ultimi anni. Sempre più produttori si sono affacciati a questo settore, incrementando parimenti la domanda. Di riflesso, anche i ladri sembrano aver notato. Le rapine di olii rappresentano un guadagno elevato e di facile smaltimento, incentivando ulteriormente la criminalità .
Il prezzo dell’olio extravergine d’oliva, per esempio, ha subìto un’impennata, rendendo il prodotto non solo prezioso per le tavole, ma anche un ottimo investimento per i criminali. Il rischio di essere scoperti è compreso nei calcoli del profitto, spingendo sempre di più a tentare colpi dal forte valore monetario.
Le reazioni delle autorità locali
La notizia del furto ha rapidamente sollecitato reazioni da parte delle autorità e dei rappresentanti locali. È evidente che la questione richiesta un intervento deciso, e non si tratta solo di recuperare il carico rubato. Occorre un cambio di rotta nelle strategie di contrasto alla criminalità in aumento.
Gli organi di polizia, già sotto pressione a causa di altri fenomeni delinquenziali nella regione, si stanno attrezzando per affrontare questa nuova minaccia. I controlli stradali lungo le principali arterie di trasporto potrebbero diventare una prassi abituale, proprio come già avviene in alcune zone per contrastare il traffico di beni rubati.
La situazione mira a cementare la collaborazione tra le autorità e i produttori locali, con incontri programmati per potenziarne la sicurezza. Sarà fondamentale implementare misure di protezione per i veicoli che trasportano beni di valore, creando protocolli di emergenza veloci ed efficienti. La speranza è che un’azione coordinata possa dissuadere i ladri dal continuare a colpire il settore dell’olio, restituendo serenità ai produttori e ai consumatori.