Il rinnovamento del reparto di terapia sub intensiva pediatrica dell’ospedale di Pescara segna un importante passo nella cura e nell’umanizzazione degli spazi destinati ai piccoli pazienti. Con l’inaugurazione di “L’isola dei delfini di Noemi”, l’ospedale punta a creare un ambiente più accogliente e sereno, non solo per i bambini malati, ma anche per le loro famiglie, evidenziando la necessità di combinare assistenza medica e bellezza estetica.
L’inaugurazione dell’opera “L’isola dei delfini di Noemi”
Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, alla quale hanno partecipato figure di spicco del panorama istituzionale e sanitario. Erano presenti il ministro per le disabilità , Alessandra Locatelli, l’assessore regionale alla salute, Nicoletta Verì, e altre autorità locali tra cui Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale, e Carlo Masci, sindaco di Pescara. Il direttore generale della Asl di Pescara, Vero Michitelli, e Maurizio Aricò, direttore della Uoc Pediatria, hanno illustrato l’importanza di questo nuovo intervento.
L’opera, realizzata dall’artista Silvio Irilli in collaborazione con l’associazione “Progetto Noemi” Onlus, rappresenta un perfetto esempio di come l’arte possa integrarsi con il contesto medico. Già nel 2023, l’ospedale aveva avviato un progetto simile con “L’isola dei colori di Noemi”, mirando a rendere gli spazi più accoglienti e meno intimidatori per i bambini. L’approccio si basa sull’idea che un ambiente sereno possa contribuire al benessere psicologico dei pazienti.
Un ambiente a misura di bambino
L’importanza di un ambiente adatto ai bambini in contesti di cura è stata ribadita dai relatori durante la conferenza. Il ministro Locatelli ha sottolineato che i luoghi in cui avviene la cura sono fondamentali per l’esperienza complessiva dei pazienti. Secondo le sue parole, è cruciale che i piccoli possano esprimere i propri desideri e sentimenti, anche in situazioni cliniche complesse. L’umanizzazione della terapia non riguarda solo le medicine, ma anche gli affetti, le relazioni sociali e la possibilità di momenti di svago.
Questa attenzione ai dettagli, con spazi progettati per offrire conforto e relax, si traduce in un approccio olistico che considera il bambino non solo come un paziente, ma come un individuo con bisogni emotivi e sociali. Creare un ambiente dove il sorriso e il gioco possano convivere con le necessità cliniche è un obiettivo fondamentale per migliorare la qualità della vita dei piccoli in cura.
Il ruolo dell’associazione “Progetto Noemi”
Andrea Sciarretta, fondatore dell’associazione “Progetto Noemi” e padre di Noemi, ha evidenziato l’importanza delle donazioni ricevute per rendere possibile la realizzazione di queste opere. La comunità locale ha risposto in modo commovente, contribuendo a creare spazi che rispondono alle esigenze emotive e fisiche dei bambini in difficoltà . Le donazioni non solo hanno permesso la creazione di ambienti più accoglienti, ma hanno anche coinvolto tanti cittadini nel progetto, creando un forte legame tra ospedale e territorio.
Questo rinnovato impegno della Asl di Pescara, unito al supporto delle istituzioni e della comunità , offre una nuova prospettiva sulla cura pediatrica, favorendo un approccio inclusivo che pone l’accento sull’umanità e la dignità dei piccoli pazienti. Con l’apertura di “L’isola dei delfini di Noemi”, l’ospedale di Pescara si propone di essere un modello di riferimento per altri ospedali nella lotta per un’assistenza più umana e coinvolgente.