La settima edizione della mostra "Colors of Peace" si svolgerà il 21 settembre 2024 presso il Parco Archeologico del Colosseo, coincidente con la celebrazione dell'International Day of Peace delle Nazioni Unite. L’evento, promosso dalle Associazioni Italiane Colors for Peace e Peace Run Italia, si pone l'obiettivo di diffondere un messaggio di pace, partendo dai più giovani, le vittime innocenti dei conflitti di tutto il mondo. Attraverso disegni provenienti da 248 nazioni, i bambini esprimono il loro desiderio di un mondo senza guerra.
L'inaugurazione dell'evento: dettagli e significato
L’apertura ufficiale della mostra avverrà sabato 21 settembre, alle ore 15:00, e sarà presieduta dalla Presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli. La scelta del Colosseo, simbolo di grande importanza storica e culturale, non è casuale. Qui, in uno dei luoghi più iconici d'Italia, si concentra l’attenzione mondiale su un tema sempre attuale: la pace. La data coincide con la Giornata Internazionale della Pace, istituita dall'ONU nel 1981 per promuovere ideali di pace e non violenza in tutto il globo. Quest’edizione assume un valore ancora più significativo, considerando i recenti eventi geopolitici che intensificano i conflitti nel mondo.
La mostra presenta i lavori artistici di bambini provenienti da angoli diversi del pianeta, testimoni di una realtà che li vede spesso coinvolti, impotenti, nei conflitti armati. Attraverso i loro disegni, questi giovani artisti riescono a comunicare un potente messaggio di speranza e unità. L’ideazione dell’evento rispecchia l’intento di sensibilizzare l'opinione pubblica, rendendo visibili le voci di coloro che normalmente sono silenziosi nelle dinamiche della guerra.
Gli organizzatori: Colors for Peace e Peace Run Italia
Colors for Peace è un’associazione italiana fondata in un luogo emblematico, Sant’Anna di Stazzema, dove si ricorda la tragica strage del 12 agosto 1944. Questa associazione è diventata un simbolo di impegno sociale e culturale, fissando la memoria storica come monito contro futuri conflitti. Ogni anno, in occasione della mostra, vediamo come i bambini trasformino la loro angoscia e furia in opere d’arte, fornendo una risposta positiva e costruttiva a una realtà spesso cruda.
Dall'altra parte, la Peace Run Italia trae ispirazione da Sri Chinmoy, poeta e filosofo indiano, il cui messaggio di non violenza è il fulcro dell’attività dell’organizzazione. La Peace Run promuove attività che esaltano l'importanza del dialogo e della comprensione reciproca, rivolgendosi a una società che troppo spesso perde di vista l'importanza del rispetto e dell'armonia. Entrambe le associazioni concordano sul principio che la pace deve prima di tutto trovare dimora dentro ognuno di noi.
La location: il Parco Archeologico del Colosseo
Il Parco Archeologico del Colosseo è stato scelto come sede dell’evento non solo per la sua fama internazionale ma anche per il profondo significato storico che racchiude. Negli ultimi anni, il Colosseo ha aperto le sue porte a varie iniziative culturali e sociali, diventando un palcoscenico privilegiato per messaggi di rilevanza globale. La Direttrice del Parco ha subito colto l’importanza di ospitare la mostra "Colors of Peace", compresa l’opportunità di rafforzare un dialogo non solo artistico, ma anche sociale e educativo.
Questa collaborazione tra le due associazioni e il Parco Archeologico ha già attratto l’interesse dei media di tutto il mondo, contribuendo a far crescere la visibilità dell‘iniziativa e portando alla luce storie di speranza e cambiamento. Attraverso un evento di tale portata, si riporta al centro dell’attenzione l'importanza del linguaggio artistico come strumento di comunicazione e consapevolezza, specialmente per le nuove generazioni. Così, mentre il mondo si confronta con sfide sempre più complesse, la mostra diventa un luogo di incontro tra culture e aspirazioni diverse.
La mostra "Colors of Peace" si annuncia quindi come un appuntamento imperdibile per tutti coloro che desiderano contribuire alla costruzione di un futuro di pace e speranza, attraverso l'arte e l’infanzia.
Ultimo aggiornamento il 18 Settembre 2024 da Sara Gatti
